Dopo anni di attesa, speranze, petizioni e finte smentite, il 18 marzo del 2021 è uscita su Sky la Zack Snyder’s Justice League, film che mostra l’opera completa del regista senza i pesanti tagli imposti dalla Warner. Nel 2017 Snyder abbandonò infatti la regia di Justice League a causa di una tragedia familiare e venne sostituito da Joss Whedon che, oltre a realizzare una versione pessima del film demolita dalla critica e dai fan, venne accusato da Ray Fisher e altri attori di comportamenti inopportuni e poco professionali sul set.
Durante una lunga intervista concessa al podcast del fratelli Anthony e Joe Russo, Zack Snyder ha avuto modo di discutere del suo lavoro con Justice League, svelando diversi interessanti retroscena.
Vista la durata del film di circa 4 ore, in una prima fase (proprio al momento dell’annuncio), Snyder era intenzionato a dividere la Snyder Cut in 6 capitoli, una sorta di serie TV per permettere agli utenti una breve pausa ogni ora circa. Purtroppo, per motivazioni contrattuali, il regista non è riuscito a portare a compimento questa idea.
Inizialmente, abbiamo pensato di far uscire il film diviso in 6 parti, ma abbiamo avuto alcuni problemi legali che ci hanno proibito di farlo. Tutti mi hanno detto “Noooo, non farlo!”
Joe Russo ha quindi aggiunto che la motivazione è di natura contrattuale, in quanto qualora il film fosse uscito come serie, avrebbero dovuto rivedere i pagamenti dedicati al cast (che invece aveva già ricevuto il compenso vista l’uscita del film al cinema) per adattarli alla formula televisiva.