X-Men, i produttori Lauren Shuler Donner e Avi Arad hanno ricordato la loro esperienza con Kevin Feige sul set del film.
Il successo dei Marvel Studios è dato da moltissimi fattori: registi, personaggi, storie, attori e, soprattutto, un singolo uomo che ha iniziato come semplice produttore ma che ha scalato le gerarchie fino a diventare il presidente della compagnia (e non solo): Kevin Feige. Il suo lavoro inevitabilmente ha cambiato il genere supereroistico e, più in generale, l’industria dell’intrattenimento.
Dopo aver svolto il ruolo di produttore associato per X-Men (2000) di Bryan Singer e aver lavorato come produttore esecutivo di numerosi film tratti dai fumetti Marvel, Kevin Feige venne nominato presidente dei Marvel Studios, diventando nel giro di pochi anni uno dei produttori più importanti nella storia del cinema grazie al successo senza precedenti dell’Universo Cinematografico Marvel.
Durante il terzo episodio di With Great Power: The Rise of Superhero Cinema, podcast in quattro parti condotto dal giornalista e editore Ben Fritz di Wall Street Journal, Lauren Shuler Donner, storica produttrice dei film degli X-Men della 20th Century Fox e moglie del compianto regista Richard Donner (Superman), ha ricordato la sua esperienza con Kevin Feige:
È un piacere parlare di Kevin. Gli ho comprato dei vestiti perché si vestiva come uno sciattone. Metteva sempre una vecchia camicia, probabilmente non veniva neanche mai lavata.
Eravamo sempre aperti alle note. Rimasi immediatamente colpita da lui perché conosceva il mondo dei fumetti meglio di me. Aveva capito come realizzare un film e poi ha portato la sua conoscenza del mondo degli X-Men.
Intervistato per il podcast, anche Avi Arad, ex-CEO di Toy Biz nonché fondatore dei Marvel Studios e ora produttore esecutivo dei film su Spider-Man della Sony Pictures, ha parlato dell’operato di Feige tessendone le lodi:
Arad: “Kevin era la persona che chiamavo per dirgli cose come ‘Ho appena visto i capelli di Wolverine. Non credi che siano un po’ bizzarri?.’ E lui disse ‘Sì, facciamo qualcosa per aggiustarli.'”
Durante la produzione di X-Men, infatti, Feige fungeva da esperto di fumetti sul set, attirando l’attenzione di Arad. Quest’ultimo, verso la fine delle riprese, contattò Shuler Donner per chiederle di assumere il giovane produttore:
Shuler Donner: “Ricordo che [Avi Arad] disse ‘Voglio rubarti Kevin.'”
Arad: “Dissi ‘Ascolta, penso che Kevin sia un diamante allo stato grezzo, e quello che deve fare è realizzare film. Non può più fare da babysitter ai cuccioli. È troppo intellettuale, troppo brillante, troppo laborioso. Viene sul set e sa quello sta che sta facendo.'”
Shuler Donner: “Ad essere onesti, quella conversazione fu un vero pugno allo stomaco. D’altro canto, era del tutto evidente. Kevin apparteneva a quel mondo, era nato lì. E così, ovviamente, dissi sì.”
Arad: “E durante un incontro con il consiglio di amministrazione dissi ‘È giunto il momento di nominare Kevin presidente.’ Era arrivato il momento, era pronto. Era un allievo molto sofisticato.”
Ricordiamo che X-Men (2000), diretto da Bryan Singer, vede nel cast Hugh Jackman (James “Logan” Howlett/Wolverine), Patrick Stewart (Charles Xavier/Professor X), Ian McKellen (Erik Lehnsherr/Magneto), Famke Janssen (Jean Grey), James Marsden (Scott Summers/Ciclope) Halle Berry (Ororo Munroe/Tempesta), Anna Paquin (Rogue), Rebecca Romijn (Raven Darkhölme/Mystica), Tyler Mane (Sabretooth), Ray Park (Toad) e Bruce Davison (Senatore Robert Kelly).
Questa la sinossi ufficiale:
“In un mondo futuro i bambini nascono con un fattore speciale nei geni, il fattore X, che li rende mutanti e conferisce loro poteri speciali. Il senatore Robert Kelly semina intolleranza e pregiudizio nei confronti di questi esseri scontrandondosi con il Professore Charles Xavier che cerca di fermare l’odio nei loro confronti. Per opporsi a Magneto, un mutante a cui è stata uccisa per mano dei nazisti l’intera famiglia e che ora nutre un desiderio di vendetta nei confronti dell’umanità, Xavier crea un gruppo speciale di mutanti, gli X-Men.”