Il primo X-Men diretto da Bryan Singer nel 2000 avrebbe dovuto avere un finale molto diverso da quello definitivo.
Nel finale del primo X-Men diretto da Bryan Singer – di cui questa settimana si è celebrato il 20º anniversario dell’uscita nelle sale americane – Wolverine (Hugh Jackman), Jean Grey (Famke Janssen), Ciclope (James Marsden) e Tempesta (Halle Berry) cercano di sventare il piano del pericoloso Magneto (Ian McKellen), intenzionato a trasformare milioni di persone e i leader mondiali in mutanti tramite un macchinario che sfrutta i poteri di Rogue (Anna Paquin).
Durante un recente speciale pubblicato da Observer in occasione della commemorazione del 20º anniversario, il giornalista Brandon Katz ha rivelato che originariamente il finale della pellicola sarebbe stato molto più macabro e non avrebbe permesso agli spettatori di identificarsi con i vari protagonisti:
“La scena originale aveva la stessa struttura di base: Magneto usava i poteri di Rogue per infettare la città di New York con il virus mutante. Ma presto capirono che uccidere dei newyorkesi senza nome e senza faccia con cui il pubblico non aveva alcuna connessione non avrebbe funzionato e non avrebbe avuto la risposta emotiva che il momento richiedeva. Con le riprese aggiuntive, hanno spostato il climax facendo in modo che girasse tutto intorno a Logan e agli X-Men che combattono Magneto per salvare Rogue, l’anima ingenua del film.”
La decisione della produzione di cambiare il finale, inoltre, ha permesso a Bryan Singer di concludere il viaggio emotivo intrapreso da Wolverine nel corso della pellicola, consacrando il mutante artigliato interpretato da Hugh Jackman come vero protagonista del film:
“Così facendo, il solo e ferito Wolverine, ossia il protagonista effettivo del film, trova la redenzione e un minimo di pace interiore. Come ha sottolineato Donner durante la produzione, c’era bisogno che il pubblico percepisse questi personaggi come reali e che si identificasse con loro. Un solitario agguerrito che trova finalmente una casa e una famiglia dopo decenni di rifiuto era esattamente la conclusione che serviva al film.”
SINOSSI
“In un mondo futuro i bambini nascono con un fattore speciale nei geni, il fattore X, che li rende mutanti e conferisce loro poteri speciali. Il senatore Robert Kelly semina intolleranza e pregiudizio nei confronti di questi esseri scontrandondosi con il Professore Charles Xavier che cerca di fermare l’odio nei loro confronti. Per opporsi a Magneto, un mutante a cui è stata uccisa per mano dei nazisti l’intera famiglia e che ora nutre un desiderio di vendetta nei confronti dell’umanità, Xavier crea un gruppo speciale di mutanti, gli X-Men.“