X-Men ’97, il produttore sulle sfide creative affrontate durante lo sviluppo della serie animata.
Una delle serie animate più amate dai fan di lunga data della Casa delle Idee è senza dubbio X-Men: The Animated Series (trasmessa in Italia con il titolo Insuperabili X-Men). Lo show, composto da 76 episodi andati in onda dal 1992 al 1997, ha contribuito a rafforzare la popolarità dei mutanti guidati dal Professor X prima ancora della saga cinematografica iniziata nel 2000 con il primo film di Bryan Singer. Dopo il successo ottenuto con What If…?, i Marvel Studios hanno messo in cantiere nuovi progetti animati tra cui X-Men ’97, un revival di X-Men: The Animated Series che fungerà da sequel della serie in cui i doppiatori originali riprenderanno i loro ruoli.
Durante il panel X-Men: A This Week in Marvel Special Event al San Diego Comic-Con 2023 (via Marvel.com), il supervisore di produzione Jake Castorena ha parlato del suo lavoro su X-Men ’97, svelando che alcuni personaggi – tra cui Ciclope – hanno rappresentato delle sfide creative non indifferenti per la produzione:
Mi sto rendendo conto che i miei personaggi preferiti ora sono quelli che propongono delle sfide creative. Ad esempio diamo per scontato che gli occhi e le sopracciglia siano fondamentali per la recitazione e per far trasparire un’emozione. Ma cosa succede quando hai un personaggio come Ciclope che ha il visore?
La sfida, in quel caso, è capire come gestire un personaggio che non ha alcun contatto visivo con il pubblico. Così abbiamo giocato molto con i riflessi sul suo visore… Abbiamo trovato dei modi unici per usare i poteri dei mutanti per trasmettere le loro emozioni, non solo per le scene d’azione ma anche per portare con sé una storia.