Il personaggio di Wonder Woman oramai non ha bisogno di presentazioni ed oggi può finalmente avere la sua pellicola cinematografica grazie ad una straordinaria Gal Galdot.
L’autore scozzese Grant Morrison, che scriverà la graphic novel Wonder Woman: Earth One vol.1, dove ci verrà mostrata una Diana diversa dalla continuity, ha parlato della sua versione del personaggio:
Ho appena scritto un fumetto di 120 pagine. Lì trovate la mia idea di Wonder Woman. O meglio, l’inizio di questa. Si tratta di una presa sul personaggio abbastanza complessa, che abbiamo appena iniziato a narrare. È qualcosa di abbastanza entusiasmante e sto già lavorando al secondo volume. Probabilmente sarà una trilogia.
Wonder Woman ha goduto di diverse versioni sin dal 1940. Tra tutte queste, ho voluto tenere in considerazione gli elementi che consideravo migliori e più interessanti, distillandoli nella mia versione. Abbiamo apportato alcune variazioni alle sue origini, perlopiù perché l’origine “originale” è stata fatta in un periodo nel quale c’era la Seconda Guerra Mondiale. Lei andava in guerra e si innamorava del primo uomo che incontrava, oltre a combattere i nazisti.
Oggi, non ci sono nazisti da combattere, motivo per il quale ho ritenuto che dovesse avere un tipo differente di spinta motivazionale. L’idea era quindi quella di prendere gli elementi base del personaggio e arricchirli con maggiore tensione, drammaticità, ambiguità e pericolosità.”
Successivamente l’autore si è concentrato sulle origini del personaggio, in particolare sul fatto che sarebbe stata generata dall’argilla:
Questo aspetto dell’origine di Wonder Woman mi ha sempre seccato. Penso sarebbe davvero orribile se i tuoi genitori ti dicessero che sei stato creato dall’argilla e che loro ti hanno solo “animato”, o qualcosa del genere. Penso che sarebbe un vero shock per chiunque. Quindi, volevo raccontare qualcosa di diverso. Wonder Woman è in possesso del Lazo della Verità, quindi ho fatto sì che i temi della verità e della menzogna fossero centrali in questo fumetto. Si tratta di lei impegnata a scoprire la grande bugia, sulla quale sua madre ha costruito la storia che le ha propinato.
Non è fatta di argilla. A dire il vero, lei è il risultato di un esperimento genetico fatto da sua madre e contiene al suo interno tracce di DNA maschile. È questo che l’ha resa diversa, il modo in cui è stata creata. E non le era mai stato concesso di sapere la verità in merito. Abbiamo quindi rimescolato questi elementi narrativi alla sua origine, per renderla un personaggio in conflitto perenne e per dare alla storia più dinamismo.
Per concludere, Morrison racconta le tematiche sessuali che sono presenti nella graphic novel:
“Onestamente, la storia dice chiaramente che queste donne vivono assieme su un’isola da tremila anni. Non penso che, nel momento in cui hanno rinunciato agli uomini, abbiano automaticamente fatto lo stesso con il sesso. Immagino sia una cosa naturale, non c’è bisogno di esplicitarlo nei testi. Non credo ci sia nulla di strano, dato che nel mondo occidentale c’è oramai una larga percentuale di individui che si identifica come omosessuale, né che ci sia qualcosa di scioccante in questo aspetto della storia.
Per quanto concerne il bondage e il concetto di dominanza, questi temi derivano dallo stesso creatore di Wonder Woman, William Moulton Marston. Ha avuto per primo l’idea che Wonder Woman fosse superiore agli uomini. Se tutti noi uomini fossimo d’accordo con la filosofia della sottomissione sessuale, nella quale ci sottomettiamo alla volontà di una donna e facciamo ciò che ci ordina, sarebbe un mondo migliore.
Come dicevo, abbiamo solo preso alcuni aspetti della storia originale e li abbiamo resi parte della nostra. Si tratta di un racconto su catene, rocce, lacci, verità e bugie, dominanza e sottomissione.”