Una delle prime decisioni prese da James Gunn e Peter Safran poco dopo l’inizio dello sviluppo del reboot del DC Universe è stata quella di cancellare completamente Wonder Woman 3, mettendo in dubbio il ritorno di Gal Gadot nei panni di Diana Prince.
Nel corso di un’intervista con Den of Geek, Connie Nielsen (interprete della Regina Ippolita) ha espresso il suo disappunto per la cancellazione del film:
Penso che sia una decisione assurda. Non la capisco. Il primo Wonder Woman ha incassato 800 milioni di dollari solo nei cinema, e ha un’enorme fan base, davvero appassionata. Il secondo ha fatto di meno, ma solo perché c’era la pandemia.
Sono film spettacolari, e non c’è nessuna ragione per me comprensibile per non investire in quello. Se fossi una persona d’affari, direi che questo significa perdere soldi. È proprio lì. Inoltre, ogni volta che lo abbiamo fatto, [era] con budget molto più piccoli rispetto a qualsiasi altro film DC.
L’attrice ha poi raccontato il motivo per cui ha apprezzato molto l’esperienza di interpretare il suo personaggio:
Ho amato quell’isola, quei costumi, quei personaggi, i valori che quelle Amazzoni rappresentavano. È stato fantastico. Ho costruito quel personaggio basandomi su veri libri di storia e antropologia sulle Amazzoni.
Ora ci sono prove genetiche che queste Amazzoni sono davvero esistite, che c’erano davvero famose guerriere, e ora sappiamo che i tumuli funerari erano i luoghi in cui queste guerriere venivano sepolte. Avevano semplicemente presunto che fossero uomini a causa delle persone con cui erano sepolte. E ora si rendono conto che, no, l’analisi del DNA mostra che erano donne.