E’ uscito in edicola il secondo numero della Wolverine – Serie Oro, nuova collana del Corriere dello Sport e Tuttosport intitolato “Logan” che contiene due diverse storie direttamente dal passato editoriale di Wolverine: la prima è intitolata proprio Logan ed è scritta da Brian K. Vaughan e disegnata da Eduardo Risso, e sebbene condivida il medesimo titolo dell’ultimo film uscito di Hugh Jackman, è del tutto diversa; la seconda parte dell’uscita è un numero autoconclusivo intitolata Sete di sangue (Bloodlust), scritta ed illustrata da uno dei fumettisti maggiormente legati al mondo degli X-Men, Alan Davis.
Come sappiamo Wolverine può vantare diverse storie del suo archivio editoriale ambientate in Giappone, molte delle quali ci descrivono parte della sua storia personale e Logan di Brian K. Vaughan scritta nel 2008 è una di queste. In questa avventura il mutante si troverà ad affrontare alcuni fantasmi del suo suo passato, che in parte verrà svelato grazie ad un alternarsi di flashback, che mostrano una parte della sua vita durante la seconda guerra che ha temprato il suo spirito ed il suo fisico.
Si tratta di una storia introspettiva, che questa volta non si limita a mostrare la bestia che si trova dietro Logan, ma anche una certa fragilità che ti fa entrare in sintonia con il personaggio e che emoziona al tal punto da coinvolgerti. Amore, guerra e morte, sono queste tre le parole chiave che descrivono molte delle sue storie, ma tra queste si aggiunge anche umanità, una caratteristica che non sempre è stata mostrata. Al contrario di quanto invece ci viene mostrato in Bloodlust, dove (molto più vecchia rispetto a Logan, risale al 1990) troviamo un Logan più violento, che ancora ha difficoltà a controllare il suo lato più animalesco ed a controllare la rabbia, sebbene in questo periodo è ormai da un po’ che è nel gruppo degli X-Men. Questa seconda storia è ambientata tra l’Alaska ed il Canada, precisamente nei freddi boschi dello Yukon, dove anche in questo caso verrà mostrata la temerarietà del nostro amato Wolverine.
Sangue e ghiaccio. Trattengo l’immagine…cerco di esplorarla…ma l’unica cosa che trovo è la mia ferocia.
In entrambe le storie vediamo Logan in serie difficoltà anche se per aspetti diversi. Nella storia di Vaughan sarà il suo fattore rigenerante ad essere messo alla prova, mostrandoci il grande potenziale del gene mutante di Logan. Nella seconda invece sarà il suo autocontrollo sul lato “animale” ad essere messo alla prova.
Entrambe le storie sono state scritte e sceneggiate da grandissimi autori, Vaughan ha scritto diverse storie legate ai supereroi, come Ex-Machina, Runaways (che è tra le più amate opere del suo repertorio) e anche alcune spy story con protagonista Mystica. Accompagnato poi da un disegnatore del calibro di Risso, che possiamo ammettere che è stata una delle stelle nell’olimpo dei disegnatori, fattispecie per il suo modo di raccontare attraverso le vignette. Ma anche Bloodlust non è da meno, Alan Davis è un nome che già da solo fa parlare di se, se pensiamo al fatto che ha scritto moltissime serie sugli X-Man, e che lui stesso ha disegnato.
In conclusione, questo secondo numero della Wolverine Serie Oro si conferma su buoni livelli, proponendo non una ma ben due storie su Logan: una recente ed una più nostalgica, ma entrambe pienamente godibili, incentrate sul carattere del protagonista e sulla sua umanità sempre a rischio.