Wolverine – L’immortale, il direttore della fotografia contestò un elemento specifico della scena dopo i titoli di coda del film.
Dopo la deludente performance di X-Men le Origini: Wolverine (2009), la 20th Century Fox produsse Wolverine – L’immortale, secondo film da solista dedicato al mutante artigliato interpretato da Hugh Jackman sin dal 2000. Nonostante non venga ricordato tra i migliori capitoli della saga cinematografica degli X-Men, il film diretto da James Mangold ha saputo reinventare la celebre run a fumetti di Frank Miller e Chris Claremont esplorando i problemi derivanti dal fattore rigenerante di Logan e il suo passato in Giappone.
Durante un’intervista con SYFY WIRE per celebrare il decimo anniversario dall’uscita della pellicola, il direttore della fotografia Ross Emery ha parlato a ruota libera del suo lavoro su Wolverine – L’immortale, raccontando alcuni retroscena inediti sulla realizzazione. In particolare, Emery ha svelato di aver avuto un “disaccordo amichevole” con il regista e altri membri della produzione riguardante gli artigli di Logan nella scena dopo i titoli di coda.
Nella sequenza, come ricorderete, Logan viene raggiunto in aeroporto da Erik Lehnsherr alias Magneto e dal redivivo Charles Xavier alias Professor X, morto tragicamente in X-Men: Conflitto Finale (2006), che gli comunicano di avere bisogno del suo aiuto per affrontare la minaccia incombente delle Sentinelle. Emery, nello specifico, contestò la scelta di Mangold di mantenere gli artigli in osso nella scena post-credits dopo la battaglia finale tra il protagonista e Silver Samurai.
Secondo il direttore della fotografia, infatti, Logan avrebbe “riportato al suo vecchio splendore” i propri artigli prima di lasciare il Giappone dato che nella linea temporale distopica di X-Men: Giorni di un futuro passato (2014) gli artigli sono fatti nuovamente di adamantio. Questo passaggio della storia di Wolverine – se non consideriamo la forzata spiegazione di Bryan Singer e Simon Kinberg – rimane piuttosto nebuloso a detta di Emery:
“C’è uno spazio vuoto nel canone in merito a quando [Logan] ha riavuto gli artigli in adamantio. Ma ne discussi animatamente con loro e dissi a James [Mangold] ‘Dovresti fare una versione in cui tira fuori gli artigli in adamantio perché non sappiamo cosa accadrà in Giorni di un futuro passato.’ Ma persi e fecero gli artigli in osso, anche se ancora oggi penso che avrebbero dovuto usare gli artigli di adamantio.”
Ricordiamo che Wolverine – L’immortale (2013), scritto da Mark Bomback e Scott Frank e diretto da James Mangold, vede nel cast Hugh Jackman (James “Logan” Howlett/Wolverine), Tao Okamoto (Mariko Yashida), Rila Fukushima (Yukio), Will Yun Lee (Kenuichio Harada), Hal Yamanouchi (Ichirō Yashida/Silver Samurai), Svetlana Chodčenkova (Ophelia Sarkissian/Viper), Hiroyuki Sanada (Shingen Yashida), Brian Tee (Noburo Mori), Famke Janssen (Jean Grey), Patrick Stewart (Charles Xavier/Professor X) e Ian McKellen (Erik Lehnsherr/Magneto).
Questa la sinossi ufficiale:
“Logan ha abbandonato i panni di Wolverine e vive isolato sulle montagne. Su richiesta di un amico di vecchia data, Yashida, l’uomo si reca in Giappone. Questi sta per morire e vorrebbe donare al giovane la possibilità di essere mortale in cambio dell’immortalità. Egli rifiuta ma accetta di proteggere la nipote Mariko, minacciata dalla Yakuza.“