Domani debutta su Disney+ il primo episodio di What If …?, la serie animata dei Marvel Studios di cui abbiamo visto tre episodi in anteprima.
“E se…?“.
Una domanda che ricorre spesso nelle nostre vite e che, dopo oltre dieci anni, irrompe in maniera curiosa anche nel Marvel Cinematic Universe ma, attenzione, non è certo nuova per chi da tempo seguo la controparte cartacea della Casa delle Idee. L’operazione “What If …?” fece il suo esordio negli anni ’70 basandosi su di una semplice base narrativa: cosa accadrebbe mai se alcuni momenti chiave della storia della Marvel non fossero mai avvenuti secondo l’originaria e inflessibile continuity canonica?
Un’idea tanto semplice quanto ammaliante per i lettori di lunga data che – e in questo discorso si inserisce anche il sottoscritto – trovarono in tutto questo una lettura alternativa ed entusiasmante tanto da accoglierla sempre di buon qualcosa in ogni suo ritorno editoriale. Se vi interessa recuperare qualcosa da leggere in merito sappiate che non molto tempo fa – tra il 2005 e il 2013 – la Marvel pubblicò una serie di one-shot incentrati su diversi e ben noti personaggi della Casa delle Idee.
Dalla versione cartacea a quella animata grazie alla scelta – annunciata nel 2018 – di rendere “What If … ?” la prima serie d’animazione (firmata da A.C. Bradley) del Marvel Cinematic Universe facente parte della Fase 4 con una prima stagione e con una seconda attualmente in fase di sviluppo. Grazie a Disney Italia – e ovviamente grazie al vostro costante supporto che ci ha permesso di ottenere simili risultati – abbiamo avuto l’onere di visionare i primi tre episodi del prodotto così da poter dare un giudizio – puramente di facciata visto che quello definitivo arriverà come sempre dopo l’ultima puntata – onesto e privo di ogni possibile spoiler. Insomma, ormai lo sapete come si ragiona e lavora da queste parti.
L’Osservatore, il “Cicerone” del Multiverso
Con la solenne guida di Uatu, l’Osservatore, abbiamo potuto analizzare la puntata dedicata a Captain Carter, T’Challa/Star-Lord e Loki sulla Terra. Una classificazione che a conti fatti si è rivelata vincente per il parziale giudizio dato in questa primissima sede d’analisi su questo nuovo filone animato.
Senza ulteriori preamboli vado diretto al sodo: che idea mi sono fatto di “What If…?” dopo quanto osservato? Beh, se non ci fosse stato il terzo episodio da analizzare avrei utilizzato termini più moderati e meno entusiasti, sono onesto. L’inizio non è certo di quelli migliori – tra un’animazione non proprio eccelsa e una sceneggiatura che oserei definire pigra nel suo insieme – ma puntata dopo puntata è ben evidente un crescendo tale da affermare come la sola terza puntata abbia alzato di molto la percezione di un progetto che, temo, sarà inizialmente accolto in maniera “fredda” pur uscendo in piena estate.
Non passi il messaggio di una bocciatura, sia chiaro, ma personalmente non posso nascondere un’apparente delusione mutata – grazie alla saggia scelta di Disney e Marvel Studios di inviare ben tre episodi anziché due come recentemente accaduto su Loki – nel breve termine grazie al proseguo degli episodi. Dategli tempo – poche settimane insomma – e intuirete ciò che “What If… ?” possa realmente essere all’interno dell’intricato puzzle dei Marvel Studios.
Difficile addentrarsi oltre, impossibile oserei affermare vista la presenza di una serie di situazioni che all’occhio di un pubblico saltuario della Casa delle Idee – soprattutto lato cartaceo – potrebbero essere accolte con tanto, tantissimo stupore dunque a malincuore – ma solo per il momento eh – devo tacciarmi senza dilungarmi ulteriormente.
E se…?
Quanto visto attualmente in “What If …?” può essere metaforicamente paragono a una montagna russa in termini qualitativi, composta da tanti alti e altrettanti bassi. Se da una parte l’animazione sia di primo livello (ma qui regna sovrano il gusto personale quando si parla di simili argomenti) certo non si può affermare lo stesso nella sceneggiatura che, al netto di quanto visto in questi primi episodi, non è degna di una serie di personaggi che mi hanno piacevolmente colpito nella loro costruzione ed entrata in scena nello scacchiere narrativo del Marvel Cinematic Universe.
Senza entrare nello specifico – e per simili discorsi è davvero dura cercare di rimanere più distanti possibili dal contenuto – metto sicuramente al primo posto Peggy Carter alias Captain Carter (Hayley Atwell): un personaggio che buca realmente lo schermo in forma animata, figurarsi se in un ipotetico futuro possa realmente essere trasposta anche in una versione live action. Peccato che questo suo esordio che promuovo ampiamente non sia stato supportato da un racconto degno almeno di un qualsivoglia colpo di scena degno del nome di questo prodotto. Cambiare semplicemente dei personaggi nel sesso o nel nome non porta lo spettatore a porsi alcun quesito se, a conti fatti, quel che si sta osservando è una furba riproposizione di qualcosa di ben noto legata alle origini di Capitan America. Strano a dirlo ma il miglior personaggio – per ora – visto nella serie animata si muove all’interno del peggiore dei tre episodi al momento visionati. Peccato.
A seguire non posso proprio non spendere delle parole su un passaggio che, onestamente, mi ha fatto commuovere data la prematura dipartita di Chadwick Boseman. Il secondo episodio vede infatti protagonista T’Challa nelle vesti di Star-Lord (eh già, il Multiverso sorprende sempre più) in un racconto che per quanto sprizzi cura e rispetto per il personaggio non riesce in alcun modo a brillare per la sua concretezza pur – ed anche qui devo mordermi la lingua – una serie di apparizioni che lasceranno di stucco lo spettatore. Proprio come Captain Carter, anche in questo caso avrei piacere di ritrovarlo in qualche altra storia futura della serie animata e non solo.
Sul terzo episodio, come già detto a più riprese, sebbene abbiamo come titolo “Loki sulla Terra” non voglio spendere ulteriori parole essendo tanto il più entusiasmante quanto il più colmo di colpi di scena, personaggi e possibili evoluzioni che meritano semplicemente di attendere la messa in onda al pubblico e, solo successivamente, analizzarlo al meglio delle mie possibilità.
Vivete i primi episodi, carini ma di certo non eccelsi, in funzione dell’attesa di vedere il terzo…Ripagherà l’attesa. Fidatevi.