Werewolf by Night, Michael Giacchino ha parlato delle tecniche dei film vintage usate nello speciale di Halloween dei Marvel Studios.
Il 7 ottobre arriverà su Disney+ lo speciale di Halloween dei Marvel Studios dedicato a Werewolf by Night, il personaggio di Jack Russell alias Licantropus (Gael García Bernal), che includerà anche la cacciatrice di mostri Elsa Bloodstone (Laura Donnelly). Lo speciale, co-diretto dal celebre compositore Michael Giacchino, sarà in bianco e nero e omaggerà i film horror classici degli anni ’30 e ’40.
Nel corso di un’intervista promozionale con Collider, il regista e compositore Michael Giacchino ha parlato dell’estetica vintage di Werewolf by Night e delle tecniche utilizzate nei film degli anni ’30 e ’40 implementate nello speciale di Halloween come le bruciature di sigaretta indicanti la sostituzione della bobina della pellicola:
“Io e il mio montatore Jeff siamo dei grandi nerd per queste cose e, mentre stavamo montando alcune cose, abbiamo detto ‘Oh, dobbiamo mettere anche queste cose. Dobbiamo fare il cambio bobina.’ Perché ci siamo sempre approcciati al progetto come se qualcosa che è stato realizzato negli anni ’30. Cosa avrebbero fatto e cosa avrebbero avuto a disposizione se fosse stato realizzato in quel periodo? Come lo avrebbero fatto? Così abbiamo realizzato più effetti pratici possibile. Abbiamo costruito dei veri set per tutto. Quelli sono set reali, tutto quello che vedi è reale e il nostro supervisore degli effetti visivi, Joe Ferrell, ha fatto un lavoro incredibile nel fornirci tutto quello di cui avevamo bisogno. Ma non c’erano blue screen o green screen e non avevamo le palline da tennis fissate su un palo da guardare come se fosse il mostro.”
“Non avevamo niente del genere. Il mostro era sul set. Avevamo tutta questa roba come riferimento, e anche se lo abbiamo migliorato in parte in una fase successiva, era sempre sul set per noi. Era molto importante. Volevo che gli attori sentissero di essere in un vero ambiente piuttosto che immaginare solo cosa fosse attorno a loro. Volevo che fossero lì con tutto il resto, affinché facessero esattamente quello che avrebbero fatto i personaggi.”