Werewolf by Night, Michael Giacchino ha parlato della durata definitiva dello speciale di Halloween e delle scene tagliate.
Il 7 ottobre è stato rilasciato su Disney+ lo speciale dei Marvel Studios intitolato Werewolf by Night, che vede per protagonisti Jack Russell alias Licantropus (Gael García Bernal) e la cacciatrice di mostri Elsa Bloodstone (Laura Donnelly). Lo speciale di Halloween, co-diretto dal celebre compositore Michael Giacchino, omaggia i film horror degli anni ’30 e ’40 ed esplora il lato sovrannaturale del Marvel Cinematic Universe.
Nel corso di un’intervista con Steve Weintraub di Collider, il regista e compositore Michael Giacchino ha parlato della genesi e del processo produttivo di Werewolf by Night. Quando gli è stato chiesto in che modo i Marvel Studios abbiano deciso la durata finale dello speciale e se esista un montaggio più lungo, Giacchino ha spiegato:
“Beh, abbiamo sempre saputo di volerlo sotto un’ora. Ripeto, ci siamo rifatti all’idea di The Twilight Zone, le cui storie venivano raccontate in una quantità limitata di tempo. A volte i film estendono troppo la loro accoglienza. Di più non è necessariamente di più. Ho sempre pensato che l’approccio migliore per una storia come questa fosse ‘less is more.’ E ciò ci ha dato un’opportunità per concentrarci su una storia molto semplice e una sfida per introdurre vari personaggi in quel contesto. L’idea di renderlo un speciale ci è sembrata giusta. Kevin [Feige] ha detto ‘Dovrebbe essere uno speciale.’ Mi ricordo quelli che uscivano quando ero piccolo… Quando ero un bambino e arrivava un logo specifico e pensavo ‘Oddio, sto per vedere qualcosa.’ Abbiamo pensato a The Great Pumpkin ad esempio. Ma poteva essere qualsiasi cosa, non importa cosa. Volevamo fare il possibile per cogliere quella sensazione, di quando eravamo bambini e vedevamo cose come questa in TV. Quindi ripeto, la durata non ci è mai stata imposta ma abbiamo sempre detto genericamente ‘Beh, sotto un’ora.’“
Per quanto riguarda le scene tagliate, il regista ha svelato che ci sono “un paio” di sequenze che non sono finite nella versione definitiva poiché non necessarie per la storia:
“Ce ne sono un paio. Ce ne sono un paio. E sono entrate e uscite durante la lavorazione. Ma alla fine ci siamo resi conto che è persino migliore senza quelle scene. Ci sono volute diverse versioni per vederlo chiaramente e capire che stava funzionando anche senza di loro. Ma ce ne sono un paio, sì.”