Werewolf by Night, la co-sceneggiatrice ha svelato le storie a fumetti che hanno ispirato lo speciale di Halloween dei Marvel Studios.
Il 7 ottobre è stato rilasciato su Disney+ lo speciale dei Marvel Studios intitolato Werewolf by Night, che vede per protagonisti Jack Russell alias Licantropus (Gael García Bernal) e la cacciatrice di mostri Elsa Bloodstone (Laura Donnelly). Lo speciale di Halloween, co-diretto dal celebre compositore Michael Giacchino, omaggia i film horror degli anni ’30 e ’40 ed esplora il lato sovrannaturale del Marvel Cinematic Universe.
Nel corso di un’intervista con Collider, Heather Quinn, co-sceneggiatrice del quarto episodio di Hawkeye e di Werewolf by Night, ha parlato a ruota libera del suo lavoro sullo speciale di Halloween, svelando le principali storie a fumetti che hanno ispirato il progetto. Nello specifico, la sceneggiatrice ha rivelato che Carnival of Fear e The Danger Game, pubblicate rispettivamente sulle pagine di Werewolf by Night Vol. 1 #4 e Werewolf by Night Vol. 1 #6, hanno pesantemente influenzato le tematiche dello speciale:
“Abbiamo letto un sacco di fumetti e fortunatamente io e Michael [Giacchino] abbiamo una sensibilità molto simile con la storia. Ce ne sono state due che ci hanno stregato. La prima è stata ‘Carnival of Fear.’ Sono entrambe più o meno dello stesso periodo. In ‘Carnival of Fear’ Jack viene catturato da una specie di mago che lavora in un circo e che lo ingabbia facendolo trasformare di fronte al pubblico in cambio di denaro, come se fosse un fenomeno da baraccone. Quella storia ci ha davvero stregato. È stata scritta negli anni ’70, ma era molto dark, e ci sembrava molto umana sotto molti aspetti perché parla di qualcuno che mette qualcuno in gabbia per sfruttare la sua vergogna e fare soldi. E ci sembrava moderna per certi versi, così abbiamo pensato che ci fosse molto da cui attingere.”
“La trasformazione di Jack ovviamente è una questione centrale in una storia che introduce un lupo mannaro. Quindi ci piaceva l’idea di privilegiare l’emozione della trasformazione piuttosto che lo spettacolo, perché molti altri film lo avevano già fatto prima. E quindi sì, vogliamo che sembri figo ma anche se lo spettatore provi qualcosa mentre succede. Quel fumetto era ottimo perché non pensavi ‘Oh, sembra bizzarro.’ bensì ‘Wow, queste persone sono spregevoli, è molto dark.’ Questo era molto intrigante.”
“L’altra storia era ‘The Danger Dame’, in cui c’è questo strano cacciatore chiamato Joshua Kane. Il personaggio di Kirk Thatcher è vagamente ispirato a lui, o immagino lo sia stato. In sostanza, questo tizio si era stancato di cacciare gli animali più grandi del mondo e per questo motivo porta Jack sul set di un vecchio film per cacciarlo. Era una storia molto bizzarra, dark e inquietante. I villain che dicono ‘Voglio che ti trasformi in un lupo mannaro, così tutti possono guardare che razza di mostro sei.’ sono intriganti. Così come ‘Voglio che ti trasformi in un lupo mannaro per cacciarti perché sei un mostro. Sei molto inferiore a me.’ È quello che abbiamo amato, e penso che ci abbia aiutato a capire che avremmo dovuto inserire quest’idea della caccia.”