Viola Davis (The Suicide Squad) pensa che i film d’evasione (come i cinecomics) e i social media stiano distruggendo il cinema.
Nell’ottobre 2019 Martin Scorsese criticò duramente i film dell’Universo Cinematografico Marvel e, più in generale, i cinecomics affermando che “i film Marvel non sono cinema” e che andrebbero considerati piuttosto dei “parchi dei divertimenti“. La posizione del regista avviò una vera e propria crociata nei confronti dei film sui supereroi che raggiuse persino cineasti come Francis Ford Coppola, Ken Loach, Pedro Almodóvar e Ridley Scott, innescando un interminabile dibattito tra i fan del genere e i sostenitori del presunto “vero cinema.”
Durante l’annuale conferenza Produced By (via Variety), Viola Davis ha riflettuto sul concetto di evasione in relazione al cinema e sull’impatto che i film d’evasione – come i film sui supereroi e i blockbuster – possono avere sulla narrazione. Nonostante abbia interpretato Amanda Waller in Suicide Squad, in The Suicide Squad – Missione Suicida e nella serie Peacemaker, l’attrice ha spiegato che dal suo punto di vista i social media e l’intento economico delle case di produzione di proporre al pubblico forme d’intrattenimento che ignorano la realtà rendano più difficile la creazione di personaggi complessi, che alla fine finiscono per essere degli oggetti come le “Bobble Head“:
“I social media hanno preso il controllo della definizione di questa forma d’arte. Penso che la parola ‘evasione’ sia qualcosa di interessante – l’obiettivo di tutti noi è sedersi in un cinema con i popcorn e le caramelle gommose e dimenticarci delle nostre vite – ma che letteralmente distrugge la nostra forma d’arte.”
“Ogni volta che sei in una stanza per vendere una narrazione, si tratta di capire quanto tu sia in grado creare una storia che ci permette di evadere. Poi i personaggi diventano delle Bobble Head, tipo Mr. Potato. Dimentichiamo chi sono queste persone finché non arriva un film che ci fa restare a bocca aperta.”
Davis ha concluso il suo discorso spiegando che vorrebbe vedere Hollywood andare in una direzione diversa e più riflessiva. Quando le è stato quale consiglio darebbe agli aspiranti produttori, l’attrice ha dichiarato:
“Io sarei più audace. Devo dire che, soprattutto in qualità di donna nera, ci sono molte cose che sono taboo. La maggior parte delle persone, quando sono in una stanza per chiedere soldi o per dare il via ad un progetto, non propongono determinate cose [per la paura che falliscano]. Non puoi sapere se funzioneranno finché non le provi. Mia madre diceva sempre che una bocca chiusa non viene nutrita.”
Ricordiamo che Doctor Strange nel Multiverso della Follia, scritto da Michael Waldron (Rick & Morty, Loki) e diretto da Sam Raimi (Spider-Man), vede nel cast Benedict Cumberbatch (Stephen Strange/Doctor Strange), Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff/Scarlet Witch), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo), Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Xochitl Gomez (America Chavez) e Adam Hugill (Rintrah).
SINOSSI
“Marvel Studios’ Doctor Strange nel Multiverso della Follia espande i confini del Multiverso ai massimi livelli. Un viaggio nell’ignoto con Doctor Strange che, con l’aiuto di mistici alleati sia vecchi che nuovi, attraversa pericolose e sconvolgenti realtà alternative del Multiverso per affrontare un nuovo, misterioso avversario.”