Marvel Studios, Victoria Alonso era esigente con i VFX ma non è la responsabile della scarsa qualità della CGI della Fase 4.
Questa settimana Victoria Alonso, presidente della produzione fisica e della post-produzione, degli effetti visivi e della produzione di progetti animati dei Marvel Studios, ha abbandonato il suo ruolo dopo 17 anni alla compagnia. Nonostante in un primo momento molti abbiano ipotizzato che il suo addio fosse legato al presunto clima tossico creato dietro le quinte dei film del Marvel Cinematic Universe e al trattamento disumani degli artisti degli effetti visivi, nei giorni scorsi è emerso che la produttrice in realtà è stata licenziata da parte della Walt Disney Company.
Victoria Alonso ha iniziato il suo mandato alla compagnia nel 2006 come vicepresidente esecutiva degli effetti visivi e della post-produzione e come co-produttrice di Iron Man. Dopo aver ripreso il ruolo di produttrice per Iron Man 2, Thor e Captain America: Il primo Vendicatore, Alonso ha svolto il ruolo di produttrice esecutiva di The Avengers e di tutti i successivi film del Marvel Cinematic Universe fino al recente Ant-Man and The Wasp: Quantumania e di tutte le serie per Disney+.
La decisione di licenziare la produttrice è stata presa da un consorzio di cui faceva parte anche Alan Bergman, Co-Chairman di Disney Entertainment. Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige, secondo un’altra persona vicina alla situazione, non è stato coinvolto nel processo decisionale. Il produttore, che si sentiva invischiato in una situazione difficile da gestire, alla fine non è intervenuto direttamente.
In queste ore The Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo approfondimento dedicato a questa (complessa) vicenda che getta finalmente luce su quanto accaduto. Stando al report, il ruolo svolto da Alonso sul film Argentina, 1985, candidato agli Oscar come Miglior film internazionale, sarebbe stato la causa principale del licenziamento. Victoria Alonso, infatti, era una degli otto produttori del film distribuito da Amazon ma, in questo modo, ha violato il suo contratto diverse volte, secondo le fonti. Dopo ripetuti avvertimenti, la situazione è precipitata nella settimana successiva alla cerimonia degli Academy Awards, portando al suo licenziamento.
Stando a quanto rivelato da diversi insider di THR, Alonso ha infranto un accordo del 2018 che l’ha vista violare gli standard di condotta aziendale della compagnia secondo cui i dipendenti non possono lavorare per studi cinematografici concorrenti. Le fonti sostengono che Alonso non abbia chiesto il permesso di lavorare ad Argentina, 1985 tantomeno abbia dato un preavviso ai Marvel Studios o alla Disney, producendo il film di sua spontanea volontà.
Il The Hollywood Reporter, inoltre, ha aggiunto che un altro elemento che ha innervosito i dirigenti della Casa di Topolino è rappresentato dal fatto che il lavoro di Victoria Alonso sulla promozione di Argentina, 1985 ha inevitabilmente danneggiato la sua supervisione degli effetti visivi dei progetti dei Marvel Studios, innescando le critiche da parte dei fan sulla scarsa qualità dei VFX.
Negli ultimi mesi, come sappiamo, sono emerse online le testimonianze di numerosi artisti dei VFX – che si occupano della realizzazione degli effetti visivi dei blockbuster di Hollywood – che hanno denunciato le condizioni di lavoro legate ai progetti dei Marvel Studios come l’impatto delle tempistiche opprimenti sul loro stato d’animo e la mole di lavoro non proporzionale alla paga. La compagnia, infatti, esercita molto potere sulle aziende che si occupano di effetti visivi e chiede di continuo diversi cambiamenti nel bel mezzo della lavorazione, ben più di ogni altro cliente dell’industria cinematografica.
In queste settimane, inoltre, Victoria Alonso è stata accusata di aver creato un “ambiente tossico” tra gli addetti ai VFX dietro le quinte, finendo per essere identificata come la diretta responsabile del peggioramento della qualità degli effetti visivi nei progetti dell’Universo Cinematografico Marvel. Secondo altri report, tuttavia, la sovrapproduzione e il flusso costante di contenuti MCU usciti negli ultimi due anni non sono attribuibili a Victoria Alonso e sono il risultato della pandemia e della necessità di rivitalizzare il catalogo della piattaforma di streaming della Disney dopo un 2020 completamente vuoto.
“Si può chiedere a una persona di rimanere fino all’una di notte a lavorare su degli shot VFX per così tanto tempo prima che le cose inizino a rompersi.” ha dichiarato una fonte che si è occupata della post-produzione del film di Peyton Reed. Un altro esperto della post-produzione ha riferito che alcuni addetti agli effetti visivi hanno evitato di lavorare con i Marvel Studios proprio a causa della reputazione di Alonso, considerata una persona molto difficile ed esigente in materia di VFX.
Non è chiaro al momento chi prenderà le veci di Alonso nel frattempo ma, secondo il report, la produttrice di effetti visivi Jen Underdahl starebbe già lavorando con alcuni fornitori di VFX. Stando agli insider, infatti, chiunque assumerà i doveri di Victoria Alonso “potrebbe affrontare sfide simili” a quelle affrontate dalla produttrice, che ha contribuito a curare gli effetti visivi di ben 18 progetti – tra cui film, serie televisive e speciali – rilasciati tra il 2021 e il 2022.
Un professionista dei VFX, nello specifico, ha ribadito che Victoria Alonso non può essere considerata l’unica causa degli effetti visivi poco curati, evidenziando piuttosto il ruolo svolto dal calendario di rilascio dei progetti MCU usciti negli ultimi due anni:
“Qualunque critica le venga mossa, non è un’isola. Parte del problema sono i tempi di rilascio aggressivi.”
Secondo il The Hollywood Reporter, infine, l’industria degli effetti visivi monitorerà attentamente la prossima mossa dei Marvel Studios dato che la compagnia rappresenta uno dei più clienti maggiori di VFX a Hollywood per la portata dei propri progetti, che spesso includono tra i 2000 e i 3000 shot con VFX singolarmente.