Realizzare un film sul simbionte non è certamente facile, cosa dobbiamo aspettarci per l’esattezza da Venom? Proviamo ad analizzarne pregi e difetti.
Dopo le due pellicole di Amazing Spider-Man della Sony, un nuovo film sul simbionte Venom ha suscitato alcune preoccupazioni da parte dei fan, rimasti ancora scottati da una gestione della major da rivedere. Il mondo ha avuto scetticismo fin da subito, comprensibile, ma gli animi si sono calmati quando Sony ha giocato una carta d’astuzia: Tom Hardy. Stiamo parlando di un attore che non si può odiare, è uno dei più apprezzati del panorama e, se qualcuno ha dubbi, dovrebbe vedere le sue interpretazioni in film come Mad Max: Fury Road, Revenant, Dunkirk, Locke o il suo Bane ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Certo, se cominciamo a dire “eh ma l’attore non somiglia al personaggio dei fumetti” è un’altra storia, ma la bravura e la dedizione di Hardy, sottolineata più volte dallo stesso Christoper Nolan (o nel caso di Venom dal regista Ruben Fleischer), spazza via queste critiche.
Realizzare un film su Venom non deve essere stato facile, i fan sono rimasti pienamente scottati dalla versione di Raimi nel terzo film di Spider-Man, con un simbionte/non-simbionte, con un potere mai sfruttato a pieno e dalle dimensioni ridicole rispetto a quanto è realmente. Lo scetticismo era forte, soprattutto dopo un primo teaser che di Simbionte non aveva neanche l’ombra…ma i tempi erano precoci, gli effetti visivi non erano ancora pronti e la Sony ha rimandato l’appuntamento di alcuni mesi, convincendo finalmente i fan e mostrandoci nei successivi trailer un Venom enorme, minaccioso e dalla parlantina decisamente macabra. Certo, manca il simbolo bianco caratteristico sul petto, sostituito da alcune venature bianche, ma per il resto è esattamente quello che ci aspettavamo di vedere!
Le speranze su questo film sono tante, l’attesa è molta e fortunatamente manca veramente poco, ormai meno di una settimana. Proprio perchè manca poco, ci chiediamo: che film dobbiamo aspettarci? Cosa vorremmo vedere in questo banco di prova che, se funziona, aprirebbe ad una saga intera legata ai Simbionti, forse anche con alcuni collegamenti a Spider-Man o all’Universo Cinematografico Marvel?
Io personalmente, mi aspetto il massimo poichè ho sempre ritenuto che Venom sia uno dei personaggi più interessanti dell’Universo Marvel, ma non voglio sembrare troppo di parte. Si tratta di un film che rispecchia in chiave moderna la concezione di Dottor Jekyll e Mr.Hyde (ricalcata fortemente dallo stesso regista) ovvero un uomo comune come Eddie Brock che si ritrova a combattere con il mostro dentro che invece ha obiettivi ben diversi. Le premesse comunque per una buona realizzazione ci sono, grazie all’umorismo macabro del personaggio, ad un aspetto intimidatorio del Simbionte ed alla presenza di Tom Hardy. Ma non basta per uscirne promossi, servono i contenuti.
Slegare del tutto le origini di Venom da quale di Spider-Man e di non utilizzare il simbolo bianco sul petto faranno sicuramente storcere il naso ai fan, ma la produzione ha deciso sin da subito di volersi concentrare esclusivamente sul Simbionte in un contesto da anti-eroe, prendendosi anche rischi creativi.
Fortunatamente la scelta saggia è stata quella di non bruciare subito Carnage ma semplicemente puntando su Riot e rifarsi alla storia di Venom – Protettore Letale del 1993. Un passo alla volta, senza esagerare, perchè come gia detto, se questo film raggiungerà ottimi incassi al box office (e le prime stime sono positive) potrebbe gettare le basi per una sorta di Venomverse. Ovviamente non possiamo aspettarci grande azione fin da subito, bisogna introdurre bene la connessione tra Eddie e la Life Foundation, il rapporto con il Simbionte, le sue origini, ma la speranza è quella di non ritrovarsi di fronte ad un film da due ore di dialoghi e pochi combattimenti.
La speranza è quella di vedere tante scene d’azione, sia contro il villain principale Riot che con gli altri Simbionti anticipati dal trailer, ma anche contro forze dell’ordine e criminali, intervallati da momenti più intensi e introspettivi.
Sono curioso di scoprire se e come verrà approfondita la connessione tra Eddie e il simbionte, vedere quindi in chiave cinecomic un concetto decisamente affascinante: il dualismo del bene contro il male interno, vedere chi dei due sovrasterà l’altro e se Eddie riuscirà a raggiungere o meno l’equilibrio perfetto.
Qui bisogna sottolineare che, sebbene Eddie sia importante per Venom e viceversa, il film si chiama Venom e le persone sono attirate principalmente dalla prospettiva di vedere il simbionte “mangiare teste sul grande schermo”, quindi è giusto dare spazio a entrambi, ma con un occhio di riguardo al simbionte, ricalcando tutto ciò di buono che abbiamo visto nell’ultimo trailer: umorismo macabro, violenza (ma non troppa, causa rating di cui vi parleremo a breve) e crudeltà. Speriamo che questo aspetto prevalga per tutto il film e non subisca un’inversione all’ultimo.
Un argomento spinoso è sicuramente legato alle tonalità del film, che per forza di cose deve essere diverso dagli altri cinecomic, senza avere un buonismo di fondo, perché andrebbe a snaturare il personaggio. Secondo i primi report il film avrebbe avuto tonalità da sci-fi/horror, con tanto di Rating-R e scene d’azione brutali e sanguinolente, ma successivamente le cose sono cambiate sensibilmente.
Nonostante le promesse da parte del regista di aver spinto il rating al limite, alla fine la classificazione dell’MPAA ha sorpreso molti fan: PG-13 e non vietato ai minori, in linea con la maggior parte delle produzioni supereroistiche Marvel.
Da una parte è una mossa furba da parte della Sony, che in questo modo otterrà un bacino d’utenza enorme, favorendo crossover con Spider-Man ed altri personaggi, mentre dall’altra è una scelta che ha deluso molti fan, che si aspettavano un vero film brutale, con sangue, decapitazioni e scene più estreme. Per molte persone questo inevitabilmente andrà ad intaccare la rappresentazione del Simbionte su grande schermo, ma in attesa delle prime recensioni non possiamo far altro che affidarci alle parole del regista, che ha cercato renderlo il più violento possibile entro i limiti del rating.
Ci saranno scene splatter o horror? Presto per dirlo con certezza, ma la sensazione è anche ci sarà spazio anche per la violenza, ma senza mai esagerare. Riot è la scelta giusta per aprire le danze come villain? Secondo noi si, perchè il primo film serve essenzialmente per introdurre i personaggi principali per bene e sfruttare fin da subito uno come Carnage sarebbe stato uno spreco, rischiando di relegarlo a pochi minuti di minutaggio, andandolo a bruciare subito. Per chi non lo sapesse, Carnage proviene direttamente da Venom e si unisce a Cletus Kasady, seminando panico e terrore in città, diventando perfino nemico di Spider-Man e dello stesso Venom. Sarebbe interessante però vederlo nel finale, scena post-credit magari, lasciandoci con il fiato sospeso nel finale e facendoci desiderare il sequel il prima possibile.
In questo caso è doveroso fare una domanda, o meglio, una provocazione: trasporre un folle omicida come Carnage al cinema senza il Rating-R è possibile? Per me è molto difficile, la Sony dovrà fare adeguate valutazioni in merito quando dovrà discutere dell’eventuale sequel. Per ora è presto per parlarne fortunatamente.
Le aspettative sono tante, si tratta comunque di un film che servirà da banco di prova alla Sony, che punta a realizzare un universo narrativo tutto suo, presentando qualcosa che Marvel Studios non sempre riesce a mostrare, ovvero una sfumatura totalmente diversa del concetto di cinecomic, un po’ come fatto dalla Fox;una ventata di aria fresca che può solo che fare bene all’intero genere.
Ci riuscirà? Appuntamento al 4 ottobre per scoprirlo, ormai siamo agli sgoccioli.