Venom 3, le riprese del film con Tom Hardy interrotte a causa dello sciopero degli attori di Hollywood.
Nonostante l’accoglienza negativa da parte della critica, Venom (2018) con protagonista Tom Hardy ha incassato 855 milioni di dollari al box-office mondiale, ottenendo un riscontro positivo da buona parte degli spettatori. Forte del suo incredibile successo commerciale, Sony Pictures ha prodotto anche un sequel del cinecomic, intitolato Venom: La furia di Carnage che è riuscito a totalizzare 506 milioni di dollari in tutto il mondo malgrado la pandemia. Un terzo film, ancora senza titolo, è in via di sviluppo.
Con una conferenza stampa indetta poche ore fa, la SAG-AFTRA (sindacato degli attori statunitensi) ha annunciato ufficialmente che entrerà in sciopero contro l’AMPTP (associazione dei produttori cinematografici statunitensi). Il sindacato – che rappresenta oltre 160 mila attori di Hollywood – dopo 4 settimane di trattative ha deciso che “incrocerà le braccia” a partire dalla mezzanotte del 14 luglio, e rimarrà in sciopero finché non riuscirà a ottenere un contratto equo con l’associazione dei produttori – che rappresenta circa 300 tra studios e streamer grandi e piccoli, in particolare le grandi major di Hollywood oltre a Netflix, Amazon e Apple.
Questo ha portato all’interruzione immediata di tutte le produzioni statunitensi incluso Venom 3, le cui riprese erano in corso in Spagna. Al momento, nessuno ha idea di quando lo sciopero terminerà.
Inoltre, lo scioperò impedirà agli attori di partecipare a riprese aggiuntive, sessioni di ADR (registrazioni di audio aggiuntive) e persino alla campagna promozionale dei film. Proprio per questo, potenzialmente questo sciopero potrebbe rappresentare un serio danno anche per le pellicole in uscita il prossimo anno, soprattutto se erano stati pianificati dei reshoot.
Per la prima volta dal 1980 gli attori entrano in sciopero, e per la prima volta dal 1960 lo fanno insieme agli sceneggiatori (che hanno iniziato a scioperare lo scorso 1° maggio). Proprio grazie allo sciopero del 1960 ora gli attori hanno una pensione, dei bonus residual e un’assicurazione sanitaria.