Taika Waititi ha confrontato i traumi del Dio del Tuono in Thor: Love and Thunder e quelli derivanti dalla pandemia da COVID-19.
Il 6 luglio uscirà al cinema Thor: Love and Thunder, il quarto capitolo dedicato alle avventure del Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth. Nel film, oltre al ritorno di Natalie Portman come Jane Foster (che sarà in grado di sollevare il Mjolnir), rivedremo Jaimie Alexander nel ruolo di Lady Sif (dopo l’assenza in Thor: Ragnarok) e Chris Pratt nei panni di Peter Quill/Star-Lord, insieme agli altri membri dei Guardiani della Galassia.
Nel corso di un’intervista promozionale con UPROXX, Taika Waititi ha parlato del viaggio personale del Dio del Tuono in Thor: Love and Thunder, mettendo a confronto i traumi del personaggio nei vari film del Marvel Cinematic Universe e quelli vissuti dalle persone durante la pandemia da COVID-19:
UPROXX: “Specialmente nel primo terzo di questo film ho sentito una connessione con Thor. Ha subito un trauma. Tutti noi abbiamo subito un trauma con la pandemia e tutto il resto. E penso che molte persone abbiano rivalutato le loro vite. È una cosa che colpisce davvero.”
Waititi: “Beh, il film parla di Thor in una crisi di mezza età, che cerca di capire il suo scopo. E, come hai detto, un sacco di persone negli ultimi due anni si sono chieste ‘Ero felice prima? Ho fatto quello che ho fatto finora?’. Improvvisamente, si sono rese conto di essere a casa con le proprie famiglie. Hanno pensato ‘Oh, penso sia questo che voglio realmente.’ E si tratta di trovare uno scopo nella vita e trovare solo una ragione per quello che facciamo e capire se conta. Possiamo fare di più? E l’obiettivo finale del film era fargli trovare il suo vero scopo. E non dirò di cosa si tratta, ma sì, era importante.”