Thor: Love and Thunder – Russell Crowe e Brett Goldstein erano in continenti diversi durante le riprese della scena dopo i titoli di coda.
Il 6 luglio è uscito al cinema Thor: Love and Thunder, il quarto capitolo dedicato al Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth. Nel film il Tonante chiede aiuto a Re Valchiria (Tessa Thompson), a Korg (Taika Waititi) e all’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) – ora in grado di sollevare Mjolnir – per combattere la minaccia di Gorr il Macellatore di Dèi (Christian Bale), un killer galattico che brama l’estinzione degli dèi.
Nella prima scena dopo i titoli di coda di Thor: Love and Thunder scopriamo che Zeus (Russell Crowe) non è morto e vuole vendetta nei confronti del Dio del Tuono. Per farlo chiama a raccolta suo figlio, Ercole. Nei fumetti della Casa delle Idee, Ercole è stato creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1965 sulle pagine di Journey Into Mistery Annual #1. Negli anni il personaggio ha stretto una grande amicizia con Thor, ha combattuto contro Hulk e si è contrapposto ai Vendicatori. Nel film Ercole è interpretato da Brett Goldstein, interprete di Roy Kent nell’acclamata serie Ted Lasso di Apple TV+ (di cui è anche co-autore). Il suo esordio nell’MCU era stato anticipato molto tempo fa e probabilmente getta le basi per un quinto capitolo su Thor e per un possibile progetto stand-alone.
Nel corso di un’intervista con Josh Wilding, Jake Morrison, supervisore degli effetti visivi di Thor: Love and Thunder, ha parlato della creazione della prima scena dopo i titoli di coda. Mentre Brett Goldstein era a Londra, Morrison ha svelato che Russell Crowe si trovava a Sydney, in Australia, durante le riprese di quella specifica sequenza. Per questo motivo, Taika Waititi e i Marvel Studios hanno utilizzato una “sala di controllo” per girare la post-credits da remoto:
“Per quanto riguarda la logistica di quella scena, noi eravamo a Burbank, e la girammo in un giorno straordinario. Eravamo io, Taika [Waititi] e i dirigenti creativi della Marvel. Girammo quella scena collegandoci con un set ai Pinewood Studios di Londra in mattinata, e facemmo una live con Taika affinché potesse parlare con tutti. Avevamo uno dei nostri team che stava lavorando ai VFX… preparando i blue screen e le solite cose. E facemmo tutto quella mattina.”
“Poi, quando si è coperto per un po’, abbiamo fatto un altro paio di cose, e nel pomeriggio abbiamo girato l’altro lato della scena, con Russell [Crowe] che si trovava a Sydney… Taika era seduto in questa… sala di controllo… in questa grande sala proiezioni alla Marvel. Era il sogno di ogni regista. [Taika] poteva dire tranquillamente ‘Fai questo’ e parlare con loro… e gli attori potevano vederlo e fare tutto il resto.”
“È stato piuttosto interessante e poi ovviamente abbiamo dovuto costruire gli ambienti e tutto il resto. Sai, le solite cose. Ma sì, è stato molto emozionante. E una delle cose divertenti che impari lavorando con la Marvel per molto tempo è che non hanno paura di fare grandi salti. Se hanno una buona idea, non si tirano indietro. Non si fermano e pensano ‘È possibile?’, si sforzano il più possibile per farlo. Voglio dire, abbiamo dovuto creare dal nulla l’intero ambiente. Ra ci ha portato gli oggetti di scena e tutto il resto. Brett era fantastico. Russell era fantastico.”