Thor: Love and Thunder, Natalie Portman temeva di rovinare la continuity del Marvel Cinematic Universe con il suo ritorno.
Il 6 luglio è uscito al cinema Thor: Love and Thunder, il quarto capitolo dedicato al Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth. Nel film il Tonante chiede aiuto a Re Valchiria (Tessa Thompson), a Korg (Taika Waititi) e all’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) – ora in grado di sollevare Mjolnir – per combattere la minaccia di Gorr il Macellatore di Dèi (Christian Bale), un killer galattico che brama l’estinzione degli dèi.
Nel corso di Marvel Studios’ Assembled: The Making of Thor: Love and Thunder – il documentario del dietro le quinte sulla lavorazione del film – Chris Hemsworth e Natalie Portman hanno parlato del loro approccio al mantenimento della continuity del franchise di Thor. Stando alle parole dell’interprete del Dio del Tuono, Portman ha preso molto seriamente il cambio di tono e l’arco narrativo di Jane Foster nel film dopo la sua assenza in Thor: Ragnarok, al punto che chiedeva spesso al team creativo sul set se determinati aspetti combaciassero con i capitoli precedenti:
Hemsworth: “[Natalie Portman] diceva… Sai, questa è stata una direzione molto diversa per il personaggio e penso che abbia avuto dei concreti timori come ‘Aspetta, questa cosa combacia con il resto? La continuity da questo a quello, e così via.’ E noi dicevamo semplicemente ‘Non ha importanza.’ È quello che è successo con Ragnarok. Dicevamo ‘A chi importa cosa abbiamo fatto prima?’”
Portman: “Nonostante sia stata in un sacco di film d’azione, non ho mai fatto delle scene di combattimento o cose del genere. È stato molto divertente avere l’opportunità di allenarsi per la prima volta nella mia vita per diventare più forte, sai? Di solito, da donne, ci alleniamo per diventare più piccole possibile. Quindi è stato entusiasmante lavorare per diventare più forte.”