La co-sceneggiatrice di Thor: Love and Thunder ha svelato che il film di Taika Waititi è stato scritto “quasi in tempo reale” durante le riprese.
Il 6 luglio è uscito al cinema Thor: Love and Thunder, il quarto capitolo dedicato al Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth. Nel film il Tonante chiede aiuto a Re Valchiria (Tessa Thompson), a Korg (Taika Waititi) e all’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) – ora in grado di sollevare Mjolnir – per combattere la minaccia di Gorr il Macellatore di Dèi (Christian Bale), un killer galattico che brama l’estinzione degli dèi.
Durante una recente intervista con Variety, Jennifer Kaytin Robinson, co-sceneggiatrice di Thor: Love and Thunder, ha discusso del suo lavoro sul film e della sua esperienza con lo stile di Taika Waititi. Dopo aver descritto i tre approcci diversi adottati dal regista, la sceneggiatrice ha spiegato che ad un certo punto il film è stato scritto “quasi in tempo reale” mentre veniva girato:
“C’erano diverse versioni. Leggevamo quello che avremmo girato il giorno dopo attorno a un tavolo, e buttavamo le varie idee. Mi sedevo con il mio laptop, ascoltavo, chiudevo i miei occhi alla Heimdall e scrivevo qualcosa. Poi giravo il mio computer verso di lui e gli dicevo ‘Che ne pensi di questo?’. Quindi questa era una prima versione. Un’altra versione è quella del primo blocco di ripetizioni, quando alcune cose iniziarono a cambiare. Avevo il mio computer e scrivevo con una mano, seguendo Taika [Waititi] mentre cambiava alcune cose. C’è una scena che non è nel film, ma c’erano Hemsworth e [Chris] Pratt che dovevano camminare verso questo fossato. È stata un’esperienza extracorporea… camminavo dietro a Taika e i due Chris con un laptop in questa trincea che avevano costruito che ti faceva sembrare di essere su un altro pianeta. E la mia reazione ad un certo punto fu ‘Ma che c***o? Come ci sono arrivata?’. È stato davvero bizzarro.”
“Mentre la terza versione del modo in cui Taika dirige è letteralmente lui che sta dietro a un monitor, ed io accanto, che urla cose. Io non urlavo mai. Proponevo sempre alcune cose a Taika e lui sceglieva quelle che preferiva. Ma avevo un sacco di tempo dato che avevo un mini monitor vicino a Taika, e scrivevamo il film quasi in tempo reale mentre lo giravano. Quindi questo film è stato realizzato in molti modi diversi tra loro. Il cervello di Taika si muove ad una velocità che non dovrebbe essere consentita. Il modo in cui pensa o guarda le cose e la sua capacità di sperimentare, ma anche di avere totale controllo, è davvero sorprendente.”