Ospite del Red Sea International Film Festival, Andrew Garfield è stato intervistato da Deadline riguardo al ruolo che lo ha consacrato ad Hollywood, ovvero l’Uomo Ragno nello sfortunato franchise The Amazing Spider-Man:
Mi è piaciuto molto, ma ero anche così spaventato e sentivo così tanta pressione perché era il mio personaggio preferito da quando avevo tre anni. Non dormivo molto, andavo molto in palestra, mangiavo zuppa e frutti di bosco e mi allenavo in parkour, ginnastica e yoga. Quindi è stato davvero un periodo intenso.
L’attore ha poi aggiunto:
Mi immaginavo tra il pubblico come un bambino di cinque anni o un tredicenne – e questa è la più alta dose di pressione che avrei mai potuto mettere su me stesso – immaginandomi come un bambino che guardava quello schermo. Sapevo che avevo bisogno di sentirlo e nutrire quel bambino per dargli gioia e amore.
Nonostante il suo grande impegno e la grande eredità che ha dovuto prendere in mano (dal momento che la precedente trilogia fu un grande successo e il personaggio di Tobey Maguire è ancora amatissimo), i suoi film su Spider-Man non conquistarono il pubblico quanto i precedenti, anche se la sua versione del personaggio è risultata ottima.