A proposito di Superman al quale si lega la recente storyline Truth, che racconta l vicende dopo che Lois Lane rivela al mondo l’identità del Kryptoniano, Gene Luen Yang è stato intervistato dai microfono di Newsarama a proposito di queste vicissitudini. Yang, ci spiega come mai ha scelto di prendere questa decisione, raccontando cosa sia cambiato in Lois Lane, spostando successivamente il discorso sul villain della testata Hordr_Root:
“Sì, abbiamo discusso a lungo su questa scelta. Penso che lei abbia avuto sempre la tentazione di fare questa cosa e negli ultimi tempi non sia stata propriamente in sé. Ritengo che ci sia sempre stata una tensione romantica tra Lois Lane e Clark Kent. Nell’attuale Universo DC, i due non si sono mai frequentati e sono stati assieme ad altre persone. Ma, sapete, ci sono individui nelle vite di tutti con le quali è come se ci fosse sempre qualcosa, anche se questa dovesse rimanere platonica. Penso che è quello che sta accadendo ai due personaggi in questo preciso momento (…)Hordr_Root è un nuovo personaggio. Volevamo che fosse la personificazione della modernità. Lo abbiamo descritto in precedenza come un Mark Zuckenberg malvagio. Incarna l’idea che, nel mondo moderno, i segreti sono quasi impossibili da mantenere, le informazione scorrono libere e tutto questo va a sfidare il concetto tradizionale di Superman e della sua identità segreta. Allo stesso tempo, volevamo che questo character avesse delle salde radici nell’Universo DC. La connessione è rappresentata da suo padre, un personaggio in giro da molto tempo che ha dei precedenti con Superman. Riveleremo la sua identità più avanti”.
Inoltre, lo sceneggiatore ha proseguito svelando dei particolari che riguardano il futuro del personaggio e della storia, particolare che andrà a riversarsi sull’arco narrativo Justice, concludendo poi con il descrivere lo stato d’animo del personaggio:
“Hordr sarà una presenza costante, assolutamente. Ma ci sono un altro paio di cose che volevo esplorare. La prima è che Superman arriverà a comportarsi in una maniera piuttosto insolita e minacciosa per uno come lui: inizierà a valutare il concetto di occhio per occhio.
Ho già postulato, in passato, che Superman potrebbe essere uno dei buoni solo perché potente. Potrebbe aver deciso di abbracciare i suoi ideali solo perché nessuno lo ha mai minacciato veramente. Esploreremo dunque il legame tra la sua bontà e la sua forza. Inoltre, voglio guardare a Superman come a un mito americano moderno: quindi, lui entrerà a sua volta in contatto con altri personaggi mitologici. Vedremo come un mito moderno si relazionerà ad alcuni altri del passato.
In Justice analizzeremo questo nuovo Superman e la sua nuova realtà. Gli ridaremo i poteri che aveva alla sua origine, negli anni ’40: non potrà volare, ma solo compiere dei balzi. Non avrà la vista calorifica, né quella a raggi X. Non avrà nemmeno il super-udito (…)
Lui è sicuramente spezzato, in un certo senso. Non è abituato a vivere questo scenario nel quale si trova per forza di cose. È sempre stato il più forte di tutti: ora invece dovrà imparare a vivere in un mondo nel quale non è più il più potente in circolazione. Allo stesso tempo, uno come Superman non si arrende mai e mette sempre le persone che ha attorno al primo posto”.