James Gunn, il regista di “Superman: Legacy”, il prossimo film sull’Uomo d’Acciaio, parla dei suoi sentimenti nei confronti del personaggio.
L’11 luglio 2025 uscirà al cinema Superman: Legacy, il primo film del nuovo DC Universe creato da James Gunn e Peter Safran, che presenterà al mondo un nuovo Superman e darà il via ad una lunga serie di storie del Capitolo 1 – “Gods and Monsters”.
Il film, ispirato ad All-Star Superman di Grant Morrison, si focalizzerà sul tentativo di Superman di trovare un equilibrio tra il suo retaggio culturale Kryptoniano e la sua infanzia da umano. Sarà la “rappresentazione della verità, la giustizia ed il sogno Americano, l’incarnazione della gentilezza, in un mondo che vede questa qualità come antiquata”, come spiegato dallo stesso James Gunn, che sta scrivendo la sceneggiatura.
Nel corso di una recente intervista per promuovere Guardiani della Galassia vol.3, il regista ha avuto modo di parlare brevemente anche di Superman: Legacy, tranquillizzando gli animi sul fatto che il film non verrà realizzato col medesimo approccio spesso comico, da lui utilizzato per progetti come Peacemaker.
Inoltre, Gunn ha raccontato un particolare decisamente più intimo sul suo rapporto con la figura dell’Uomo d’Acciaio.
Mi rivedo totalmente in Superman, perché lui è tutto ciò che sono anch’io. Si sente estraneo in questo mondo perché è un alieno, ma al contempo ne fa assolutamente parte, perché… che cazzo, è Superman. Ed è così che mi sento.
Per fornire ulteriore contesto alle dichiarazioni di Gunn, bisogna sia tenere conto del fatto che è attualmente uno dei nomi più noti di Hollywood, nonostante i suoi Natali come registi siano dovuti alla casa di produzione e distribuzione indipendente Troma Entertainment, la quale è nota per aver prodotto dei film spesso incredibilmente scorretti (ed annovera ai suoi collaboratori professionisti del calibro di Trey Parker e Matt Stone, i creatori South Park, ma anche Brian De Palma ed Oliver Stone) ma bisogna anche pensare a cosa abbiano significato per lui i fumetti sui supereroi nel corso della sua crescita.
Ecco quanto dichiarato dal regista lo scorso anno:
Da bambino ero abbastanza particolare. Non avevo molti amici ed amavo i fumetti; sia DC che Marvel. Non riuscivo ad interagire come si deve con i miei coetanei, quindi i miei genitori decisero di mandarmi da uno psichiatra quando avevo undici anni per riuscire a capire quale fosse il problema, dato che non andavo mai a scuola e restavo sempre a casa a leggere, scrivere e disegnare fumetti. Lo psichiatra diede questo suggerimento a mio padre: “perché non provi ad interessarti alle passioni di tuo figlio?”. E quando parliamo di mio padre, parliamo di un vero e proprio abitante di Saint Louis in Missouri. Gli piaceva il baseball. Gli piacevano cose che a me non interessavano. Ma nonostante ciò, mio padre decise di seguire quel consiglio, e fece una delle cose più meravigliose di sempre: cominciò a farmi delle domande sui fumetti.
Un giorno mi portò ad una fiera del fumetto a Chicago e quello fu probabilmente il più bel fine settimana della mia vita. […] Fu meraviglioso. Incontrammo Ernie Chan, parlammo con i vari creativi che si trovavano lì, fu bellissimo. Comprammo un bel po’ di fumetti, ed uno dei momenti più belli della mia vita fu salire al piano di sopra [di casa nostra] e vedere mio padre che leggeva un albo di Superman.
Volevo prendermi cura di questi personaggi. Tutti noi sappiamo quanto la situazione sia stata incasinata per loro, negli scorsi anni […] quindi ho voluto raccogliere questa sfida. Credo che sia possibile creare qualcosa di davvero meraviglioso, con questi personaggi. Non posso darmi alla politica. Non posso diventare uno scienziato. Tutto ciò che posso fare per questo mondo e raccontare storie che parlano d’amore, e penso che questo sarà ciò che faremo nei prossimi dieci anni.
Non è quindi strano immaginare che l’uomo che un tempo fu quel bambino cresciuto sentendosi un vero e proprio estraneo per motivi per lui inspiegabili, e che è riuscito ad andare avanti nella vita grazie all’aiuto dei suoi amorevoli genitori, possa rivedersi nella storia di Clark Kent; l’immigrato dalle stelle, che grazie al disperato atto d’amore dei suoi genitori naturali, e all’amore dimostratogli dai suoi genitori adottivi, ha trovato il suo posto in questo mondo.
Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 Luglio 2025 e sarà sia scritto che diretto da James Gunn (co-Presidente dei DC Studios, ed autore di Guardiani della Galassia e The Suicide Squad)