Lo scorso novembre, il regista James Gunn ed il produttore Peter Safran hanno iniziato il loro incarico come co-presidenti e co-CEO di DC Studios, una nuova divisione di Warner Bros. Discovery che gestirà film, serie tv e animazione basati sulle proprietà intellettuali DC Comics.
Warner Bros. ha invitato i giornalisti del settore per una conferenza stampa in cui ha annunciato al mondo i piani per il futuro del DC Universe, seguita da un Q&A in cui James Gunn e Peter Safran hanno delineato quello che sarà il nuovo universo narrativo.
Gunn e Safran hanno pianificato un arco narrativo della durata di 10 anni interconnesso tra “film, serie tv, film d’animazione e videogiochi”. Ieri pomeriggio, sono stati rivelati tutti i dettagli della conferenza stampa, nella quale Gunn ha annunciato i 10 film e serie TV che andranno a comporre parte del primo “capitolo” del DCU, che sarà intitolato “Gods and Monsters”.
Tra i progetti, troviamo anche Superman: Legacy, il reboot del personaggio che non avrà per protagonista Henry Cavill ed uscirà a luglio del 2025.
Parlando dell’addio di Cavill – annunciato poco dopo il suo cameo in Black Adam – James Gunn ha chiarito che non si è trattato di un licenziamento, in quanto effettivamente non aveva mai ingaggiato l’attore:
Non abbiamo licenziato Henry, non è stato mai ingaggiato. Ha fatto solo un cameo che ha chiuso la sua storia. Molte persone hanno fatto delle ipotesi che non sono vere. Per me e per la storia che ho in mente, Henry non andava bene.
Gunn ha quindi deciso di lanciare una frecciatina alla vecchia dirigenza, colpevole di aver ingaggiato Cavill (sotto pressione di Dwayne Johnson) e di aver promosso il suo ritorno senza consultarlo minimamente:
Lui mi piace, è un ragazzo grandioso e penso che sia stato preso in giro da tante persone, tra cui la precedente gestione della compagnia. Ma il nostro Superman non sarà Henry per diversi motivi.