La novità di questa notizia è che il rilancio di Superman, verrà seguito da Gene Luen Yang che, sostituirà Geoff Johns. Luen, autori di origini cinesi, affiancherà John Romita Jr, a partire dal #41, per puntare ad un rilancio che non si basi solo su un calcolo di mercato, ma che indirizzi proprio la ricerca della qualità nelle proprie proposte.
Yang non è un personaggio qualsiasi, infatti fu due volte vincitore dell’Eisner Award con le graphic novel American Born Chinese (2006) e Boxers & Saints (2013) edite da First Second, abituandoci ad assistere a scontri culturali nelle sue opere, per questo le aspettative su di lui sono molto alte, sopratutto da parte della critica. In questo caso parliamo di un uscita mensile, tuttavia, lui ha già avuto esperienze in questo campo con The Shadow Hero, disegnata da Sonny Liew, riprendendo un personaggio della Golden Age, The Green Turtle della Blazing Comics, per trasformarlo nel primo giustiziere mascherato asiatico-americano della storia dei comics.
Tornando a parlare del nuovo Superman, sappiamo che ha dei nuovi superpoteri, e la sua identità è nota al suo amico Jimmy Olsen, quindi Yang da questa nuova presentazione del supereroe, dovrà trovare stimoli per l’ estensione della storyline, che sia alla sua altezza.
Riportiamo di seguito ciò che è stato detto durante l’ intervista con il portale Hero Complex.
Gene, come sei stato coinvolto in questo progetto?
Per quanto ne so, il mio agente Judy Hansen e Dan DiDio [co-direttore DC] hanno avuto un colloquio e questa idea saltata fuori così… Ho pensato che fosse un’opportunità fantastica e lo è. È pazzesco! Avere la possibilità di scrivere Superman, di lavorare con una leggenda come John Romita Jr. Mi sono reso disponibile non appena ho potuto.
L’annuncio iniziale ha specificatamente menzionato il fatto che ti focalizzerai in particolare sull’esperienza di immigrato. Come lo inserirai nelle trame?
È un aspetto essenziale del personaggio… Superman è presente da così tanto tempo; cosa saranno, ottant’anni? Ha attraversato epoche diverse in cui ne sono stati enfatizzati lati differenti. Ritengo che la condizione di esule gli appartenga nel profondo. I suoi creatori erano due giovani immigrati ebrei. Tutt’uno con le sue origini sono l’idea di un compromesso tra due culture e il tentativo di fare delle due metà che lo compongono un qualcosa di unito e organico. Ciò che spero è che mentre proseguiamo con il nostro racconto, questa caratteristica emerga spontaneamente…
Stiamo cercando di realizzare qualcosa che lo accompagni per un bel po’ di tempo. Abbiamo parlato di una storia che si dipana tra i 10 mesi e l’anno… Sono quattro sono le collane dove è il personaggio principale. C’è Superman, Batman/Superman, Superman/Wonder Woman e Action Comics. Con tutti gli scrittori di queste serie ci siamo incontrati due settimane fa a New York per discutere di un qualche presupposto su cui poter lavorare in tutte le testate. È stata la parte più complicata quella di individuare una sorta di preambolo comune che ci desse la libertà di raccontare ognuno secondo il proprio stile ma che allo stesso tempo garantisse a tutti questi titoli un senso di unità.
Due sono le componenti principali che mi interessano molto. Una è la sua nuovo abilità. Possiede quest’incredibile potere e, dopo averne fatto uso, in sostanza lo svuota di tutte le sue super facoltà per un intervallo di tempo non trascurabile. Durante la riunione abbiamo parlato di come sfruttarlo e quali effetti potrebbe generare. È stata una delle linee guida per quello che vedrete in seguito.
La seconda concerne quest’idea di identità, di doppia identità. Ora ne è a conoscenza anche Jimmy ma è solo uno dei risvolti di ciò che sta accadendo. Vogliamo fare di questi due elementi cruciali la base su cui ci muoveremo per gli sviluppi futuri.