Il 2 febbraio è uscito ufficialmente Suicide Squad Kill The Justice League, il nuovo gioco di Rocksteady in cui interpreteremo Harley Quinn, King Shark, Captain Boomerang e Deadshot, che avranno il obiettivo di uccidere i membri della Justice League corrotti dopo che Brainiac ha attaccato Metropolis.
Dopo aver completato la trama principale (che si assesta su 8 / 10 ore circa, a cui vanno aggiunte altre 3 / 4 ore per le varie attività secondarie) ed aver esplorato l’endgame del gioco, vi proponiamo una nostra recensione priva di spoiler.
Innanzitutto, il gioco vive di una duplice natura: da un lato vuole essere un looter shooter multiplayer con una formula games as a service che richiede la continua connessione a internet (e che si porta dietro tuti i pregi ed i difetti di questa tipologia di giochi) e dall’altro vuole raccontare una storia ambiziosa, sopra le righe e decisamente rischiosa.
Iniziamo parlando dell’elemento cardine del gioco: la narrativa.
Suicide Squad Kill The Justice League è ambientato in una Metropolis (parzialmente ispirata allo stile art deco che la contraddistingue nei fumetti) invasa da Brainiac, che ha preso il controllo dei vari eroi della Justice League ed ha sterminato la popolazione, isolando la città dal mondo esterno.
Per quanto riguarda la trama principale, questa inevitabilmente si sta rivelando come un elemento decisamente controverso, che sta scatenando le ire di molti fan.
Facciamo un passo indietro per introdurre al meglio l’argomento: quella che era partita come un’intenzione ambiziosa ed intrigante, ovvero ambientare il gioco all’interno del cosiddetto Arkhamverse – l’universo dove sono ambientati i tre giochi su Batman sviluppati sempre da Rocksteady – alla fine si è rivelata una mossa fallimentare.
Certo, chiaramente il gioco non vuole minimamente confrontarsi con i Batman di Rocksteady ed ambisce a raccontare una sua storia, ma inevitabilmente si ricollega direttamente al finale di Arkham Knight, cementando nei giocatori l’idea che si sta assistendo ad un sequel diretto.
Complice il trattamento non proprio ottimale dei vari membri della Justice League (qui preferiamo non rivelare troppo sulla loro gestione) ed alcune scelte controverse relative al Cavaliere Oscuro, Suicide Squad Kill The Justice League non è riuscito a fare breccia nei cuori degli appassionati.
Tra chi sognava un gioco sulla Justice League e chi si aspettava una storia diversa per alcuni personaggi (uno su tutti, Batman) la trama è certamente l’elemento più controverso.
Per quanto riguarda il nostro punto di vista, la storia vive di alti e bassi ed alcune decisioni narrative sono totalmente sbagliate e deludenti, senza contare che vanno addirittura ad alterare la lore della DC e le regole narrative imposte dai fumetti. Nonostante ciò, il gioco riesce comunque a catturare l’attenzione e la curiosità, con tante trovate divertenti e fuori di testa, un buon ritmo ed una posta in gioco decisamente alta.
A prescindere dal giudizio soggettivo sullo svolgimento degli eventi, quando ci si trova ad affrontare i vari eroi della Justice League, si percepisce perfettamente la sensazione di rischio e pericolo.
Ciò che convince appieno è la caratterizzazione dei membri della Suicide Squad: la chimica che si crea tra Harley Quinn, Captain Boomerang, Deadshot e King Shark (sotto molti aspetti, ricorda la versione del personaggio di James Gunn vista in The Suicide Squad) è ottima e le dinamiche tra di loro sono molto divertenti… senza contare le continue offese ai vari membri della Justice League!
Ogni protagonista ha il suo momento per brillare… naturalmente e per comportarsi in modo folle e sopra le righe, un elemento che li contraddistingue al cinema così come nel gioco!
Passiamo ora al secondo aspetto: la natura looter shooter multiplayer ed il gameplay.
Suicide Squad: Kill the Justice League richiede la connessione cosante ad internet (anche se fine anno arriverà una modalità offline) e si potrà scegliere se giocarlo in modalità solitaria con altri tre bot, oppure giocarlo insieme ad altri amici nella modalità cooperativa online.
L’avanzamento, i punti esperienza e le ricompense sono salvate indipendentemente da come si ottengono, assicurando massima libertà di approccio. Inoltre, giocando in modalità solitaria, si potrà cambiare a proprio piacimento il protagonista.
Per quanto riguarda il gameplay, Rocksteady ha preso la controversa decisione di abbandonare il freeflow system a favore di un combat system più tradizionale, che tenta di sfruttare i vari punti di forza dei quattro protagonisti.
Captain Boomerang combatte con un mix di boomerang (che utilizza per spostarsi a velocità folli tramite la forza velocità) ed armi da fuoco, King Shark utilizza armi più pesanti, Harley Quinn pistole e mitragliatrici e Deadshot fucili d’assalto ed il suo iconico fucile da cecchino.
Questo cambio di combat system porta a degli scontri estremamente frenetici e adrenalinici, dove il caos regna sovrano. Paradossalmente, a volte, diventa anche complicato seguire correttamente tutto ciò che sta succedendo nei combattimenti: soprattutto verso le ultime fasi, spesso e volentieri l’HUD di gioco diventa quasi incomprensibile (anche se fortunatamente alcuni elementi possono essere rimossi dalle impostazioni), con un enorme numero di elementi su schermo tra esplosioni, spostamenti fulminei, dialoghi sottotitolati, bonus, combo e decine e decine di nemici su schermo.
Spesso la formula tende ad essere ripetitiva ed i vari scontri alla lunga possono annoiare (non c’è la varietà di approccio dei titoli su Batman), anche se Rocksteady ha cercato di diversificare il più possibile la varietà di equipaggiamento, tra granate, abilità speciali e tanto altro: trattandosi di un looter shooter, spesso e volentieri vi ritroverete a modificare il vostro armamentario con nuove bocche da fuoco, con un sistema di loot decisamente generoso.
Il gioco è tecnicamente valido e, nonostante i tanti elementi su schermo mantiene gli FPS quasi sempre stabili, senza cali palesi. Inoltre, Rocksteady ha fatto un ottimo lavoro per tutto ciò che riguarda i volti dei vari protagonisti, con delle animazioni (sia sul volto che nei movimenti) di ottimo livello.
Trattandosi di un games as service, la trama principale è solo l’inizio di una storia molto più grande e Rocksteady ha dei piani ambiziosi.
Senza fare particolari spoiler, l’endgame del gioco ha un buon potenziale, in quanto esplora gli Elseworlds della DC e presenta delle nuove minacce, che sboccano nuovi contenuti e ricompense e si allontana leggermente dalla tematica principale del gioco.
Il team di sviluppo ha infatti previsto un sistema di stagioni composto da contenuti gratuiti e nuovi personaggi giocabili aggiuntivi, tra cui Joker (che arriverà già a marzo).
Entrando nel dettaglio, Rocksteady vuole continuare a coinvolgere i giocatori nel tempo aggiungendo un gran numero di elementi in forma gratuita come:
- Nuove stagioni: Il team di sviluppo ha pianificato almeno quattro stagioni gratuite, la prima delle quali uscirà a marzo con Joker ed includerà attività, missioni ed equipaggiamento inedito.
- Nuovi personaggi giocabili: Grazie all’introduzione degli Elseworlds, nel futuro del gioco ci sarà spazio per tanti antagonisti iconici della DC, come i rumoreggiati Deathstroke e Mr. Freeze, che verranno aggiunti nelle stagioni gratuite.
- Nuovi battle pass: Ogni stagione verrà accompagnata da un nuovo battle pass, che include elementi cosmetici a pagamento e gratuiti.
- Nuovi villain ed ambientazioni: La prima stagione introdurrà il parco di divertimenti di Gotham City come nuova ambientazione, che presumibilmente includerà anche dei villain inediti.
In sintesi, la trama principale rappresenta soltanto l’inizio di questa avventura ed i piani per il futuro del franchise sembrano solidi ed intriganti.
In conclusione, Suicide Squad Kill The Justice League non è un disastro, nonostante alcune scelte narrative decisamente pessime ed un gameplay spesso ripetitivo. I quattro protagonisti funzionano molto bene, la trama riesce ad essere comunque interessante al netto dei problemi ed i piani per il futuro del gioco sembrano convincenti.
Ringraziamo infine Warner Bros. per la disponibilità.