Spider-Man, svelati i dettagli del grottesco film body horror mai realizzato dalla Cannon Films e da Tobe Hooper.
Prima ancora che la Columbia/Sony Pictures ottenesse i diritti di sfruttamento cinematografico del Tessignatele e realizzasse la trilogia di Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire, il personaggio era nelle mani del regista e produttore Roger Corman. In seguito al disastroso film sui Fantastici Quattro (mai distribuito) del 1994, i diritti di Spider-Man furono acquisiti dalla Cannon Films, azienda specializzata nel mercato dei B-Movies d’azione.
La Cannon, fortemente interessata alla realizzazione di un adattamento delle storie a fumetti di Spider-Man, decise di assegnare la sceneggiatura a Leslie Stevens (The Outer Limits) e la regia a Tobe Hooper (Non aprite quella porta, Poltergeist – Demoniache presenze). A causa del totale stravolgimento delle origini del personaggio, tuttavia, pare che il progetto sia stato bocciato completamente dalla Marvel nonché dallo stesso Stan Lee, finendo inevitabilmente nel dimenticatoio.
Nel nuovo libro With Great Power: How Spider-Man Conquered Hollywood during the Golden Age of Comic Book Blockbusters, scritto da Sean O’Connell (direttore generale di CinemaBlend) e contenente una dettagliata ricostruzione di tutte le trasposizioni cinematografiche dell’Uomo Ragno nell’era moderna, sono stati raccolti numerosi retroscena inediti sugli adattamenti dedicati all’arrampicamuri, tra cui il film con atmosfere horror mai realizzato dalla Cannon Films.
In questa versione cinematografica inedita del personaggio, infatti, Peter non sarebbe stato uno studente morso da un ragno radioattivo bensì un fotografo professionista colpito dalle radiazioni di un personaggio originale chiamato Dr. Zork, uno scienziato intenzionato a creare un proprio esercito di mutanti. A questo punto, tuttavia, la storia avrebbe preso una direzione del tutto bizzarra: piuttosto che diventare il classico supereroe dal costume rosso e blu, Peter si sarebbe trasformato in un mostruoso ibrido uomo-ragno con tendenze suicide molto simile allo Spider-Morphosis dei fumetti e al Man-Spider della popolare serie animata degli anni ’90:
“All’inizio di questa storia, Peter Parker viene bombardato di radiazioni da uno scienziato chiamato Dottor Zork (il leggendario morso del ragno delle origini di Spider-Man non avviene). Una volta che Peter Parker muta in un mostruoso ragno-umano, Zork cerca di convincerlo a guidare un esercito di creature contro l’umanità. Peter rifiuta l’idea e affronta ognuna delle creazioni di Zork in una serie di scontri.”
Come spiegato da Sean O’Connell in un estratto del libro, “le caratterizzazioni presenti nello script ricordano ‘Spider-Man’ soltanto nel nome.” Il Dottor Zork è descritto come uno scienziato pazzo stereotipato mentre i poteri del protagonista sembrano derivare da una comprensione troppo letterale del suo nome da supereroe. Alla fine della storia Peter avrebbe rifiutato la propria condizione e affrontato la minaccia del Dr. Zork e del suo esercito di creature. Nonostante ciò, questo cambiamento radicale delle origini di Spider-Man avrebbe privato il personaggio di un aspetto fondamentale che ha contribuito al successo delle successive iterazioni cinematografiche: l’identificazione con lo spettatore.
Ricordiamo che Spider-Man (2002), scritto da David Koepp e diretto da Sam Raimi, Tobey Maguire (Peter Parker/Spider-Man), Willem Dafoe (Norman Osborn/Goblin), Kirsten Dunst (Mary Jane Watson), James Franco (Harry Osborn), Cliff Robertson (Ben Parker), Rosemary Harris (May Parker), J. K. Simmons (J. Jonah Jameson), Bill Nunn (Joseph “Robbie” Robertson) Elizabeth Banks (Betty Brant) e Ron Perkins (Mendel Stromm).
Questa la sinossi ufficiale:
“Peter Parker è il tipico adolescente sfigato, segretamente innamorato fin da bambino della sua vicina di casa Mary Jane, rimasto orfano dei genitori e che vive con gli zii. Durante una gita scolastica a un laboratorio scientifico Peter viene morso da un ragno geneticamente modificato. Ben presto si renderà conto di non aver più bisogno degli occhiali da vista e di essere in possesso di poteri molto particolari. Ma da un grande potere derivano grandi responsabilità.”