L’ex avvocato dei Marvel Studios spiega perché la collaborazione con la Sony Pictures per co-gestione di Spider-Man sarà duratura.
Nel 2014, la Sony Pictures era reduce dal fallimento di The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro con Andrew Garfield nei panni di Peter Parker. Fu così che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e la produttrice Amy Pascal si incontrarono per discutere di una possibile collaborazione tra la Casa delle Idee, la Disney e la Sony inserendo il personaggio nel Marvel Cinematic Universe. Fortunatamente, l’accordo tra i due studi è andata in porto ed ha permesso allo Spider-Man interpretato da Tom Holland di godere di un enorme successo in tutti i film in cui è comparso finora: Captain America: Civil War (2016), Spider-Man: Homecoming (2017), Avengers: Infinity War (2018), Avengers: Endgame (2019), Spider-Man: Far From Home (2019) e Spider-Man: No Way Home (2021).
Nel corso di un’intervista con Screen Rant, Paul Sarker, ex avvocato dei Marvel Studios e attuale co-conduttore di Better Call Paul (podcast incentrato sul “business dello show business“), ha risposto ad alcune domande dal carattere legale sulle sue mansioni per la divisione cinematografica della Casa delle Idee, svelando alcuni retroscena inediti.
Sarker, che ha supervisionato e finalizzato i contratti dei talent per film come Captain America: The Winter Soldier, Guardiani della Galassia, Iron Man 3, Avengers: Age of Ultron e Thor: The Dark World, ha parlato nel dettaglio della co-gestione di Spider-Man da parte della Sony e dei Marvel Studios, spiegando per quale motivo l’accordo tra i due studi non andrebbe visto come una competizione bensì come una “doppia vittoria” che dà benefici ad entrambe le parti e perché dal suo punto di vista la collaborazione andrà avanti per diversi anni:
“Creativamente parlando, penso che sia un vantaggio per entrambi. Sony ottiene il beneficio di Kevin e del suo team incredibilmente talentuoso nel realizzare i loro film. La Marvel può usare Spider-Man, che è uno dei personaggi più importanti nell’MCU, nei suoi film. Penso che anche i fan, in ultima analisi, abbiano vinto perché vedere Spider-Man in Civil War, in Endgame e Infinity War è super figo. E anche vedere Doctor Strange o Iron Man nei film di Spider-Man è davvero emozionante.”
“La vedo come una vittoria per tutti. Non ho lavorato alla Marvel per gli ultimi due anni, ma ha senso. L’importanza di Spider-Man per Sony come studio cinematografico non può essere sopravvalutata, giusto? Perché Sony non ha gli incassi al box-office della Marvel, quindi il fatto che Sony sia stata in grado di mantenere i diritti per realizzare i film di Spider-Man e di avere anche gli input di Kevin [Feige] e il suo DNA nel film è una grossa vittoria per loro. Penso che l’unica altra opzione sarebbe stato uno scenario in cui la Disney riacquista i diritti, e chissà quanto sarebbe stato costoso, ma a lungo termine non sarebbe stata una grande mossa per Sony. L’accordo aiuta Sony a mantenere il loro studio rilevante nella conversazione sui film sui supereroi, e dà alla Marvel uno dei suoi personaggi migliori. Quindi penso sia una doppia vittoria. A mio avviso, se Sony non avesse stretto l’accordo e avesse continuato il suo approccio produttivo senza gli input della Marvel, non penso che sarebbe stato un buon risultato per loro. Allo stesso tempo, se la Marvel non avesse avuto Spider-Man nei propri film, neanche questo sarebbe stato bello. Entrambe le parti ottengono qualcosa di importante da questo accordo.”
Ricordiamo che Spider-Man: No Way Home, scritto da Chris McKenna e Erik Sommers e diretto da Jon Watts, vede nel cast Tom Holland (Peter Parker/Spider-Man), Jacob Batalon (Ned Leeds), Zendaya (Michelle “MJ” Jones), Tony Revolori (Flash Thompson), Marisa Tomei (Zia May), Jon Favreau (Happy Hogan), Benedict Cumberbatch (Stephen Strange/Doctor Strange), Jamie Foxx (Max Dillon/Electro), Alfred Molina (Otto Octavius/Doctor Octopus) e Willem Dafoe (Norman Osborn/Green Goblin).
Questa la sinossi ufficiale:
“Marvel Studios’ Spider-Man: No Way Home mostra, per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, il nostro amichevole eroe di quartiere smascherato e non più in grado di separare la sua vita privata dalle grandi responsabilità di essere un supereroe. Quando chiede aiuto a Doctor Strange, la posta in gioco si fa sempre più rischiosa, e ciò lo porta a scoprire cosa significa realmente essere Spider-Man.”