Spider-Man, il team creativo ha ricordato la creazione del teaser trailer del film con le Torri Gemelle: “Era un depistaggio.”
Nel libro With Great Power: How Spider-Man Conquered Hollywood during the Golden Age of Comic Book Blockbusters, scritto da Sean O’Connell (direttore generale di CinemaBlend) e contenente una dettagliata ricostruzione di tutte le trasposizioni cinematografiche e televisive dell’Uomo Ragno, sono stati raccolti numerosi retroscena inediti sugli adattamenti dedicati all’arrampicamuri.
Nel quinto capitolo del libro – che abbiamo acquistato e che stiamo analizzando pagina per pagina – incentrato sulla realizzazione del primo film di Spider-Man diretto da Sam Raimi è stato ricordato l’impatto dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle del 2001 sulla pellicola. Raimi aveva completato le riprese principali del film prima dell’attacco terroristico e la Sony Pictures aveva confermato la data d’uscita prevista per maggio del 2002. In seguito alla tragedia, tuttavia, lo studio decise tempestivamente – e saggiamente – di tagliare tutti i riferimenti al World Trade Center nel film e nella campagna marketing, tra cui il teaser trailer diventato celebre per la sua controversa rimozione.
Nel teaser veniva mostrata una rapina in banca ad opera di un gruppo di rapinatori – muniti di un tecnologico Nokia 3310 – che, dopo aver rapinato una banca, fuggiva in elicottero, per poi vedersi catturati tra le Torri Gemelle in una gigantesca ragnatela, sotto lo sguardo di Spidey. Il filmato, con “Leave You Far Behind” di Lunatic Calm in sottofondo, presentava anche quello che sarebbe stato il motto nella campagna pubblicitaria del film: “Go for the ultimate spin.” Dopo l’attentato, molte scene del film che includevano le Torri Gemelle e un poster che vedeva il volto di Spider-Man sbucare da un angolo con il World Trade Center riflesso nelle sue lenti vennero immediatamente tolte dal commercio. L’attentato alle Torri aveva colpito violentemente l’America sin nelle sue radici, ma questo evento non si limitò a togliere qualcosa dal film, ma fu anche la causa scatenante dell’inserimento di due sequenze: la bandiera americana in chiusura e i cittadini di New York in rivolta contro Green Goblin nella battaglia finale, scene che tentavano di dare forza ad un popolo che aveva vissuto uno dei momenti più bui della sua storia.
Come spiegato dal direttore della fotografia Don Burgess nel libro di O’Connell, tuttavia, le sequenze con i rapinatori bloccati tra le Torri Gemelle furono scritte e girate appositamente per il teaser e, contrariamente a quanto ipotizzato da molti fan della trilogia, non erano previste nel montaggio iniziale:
“Quella scena era stata realizzata specificatamente per il trailer. Non era presente nella storia che stavamo facendo all’epoca. Venne girata nello stesso momento. Mettemmo insieme una nuova unità solo per girare quelle scene. Quindi invece di fare un trailer con le scene realizzate per il film, era un trailer montato con il materiale girato specificatamente per il trailer. È la prima volta che vidi una cosa simile, e da quel momento non vidi più niente del genere.”
Josh Goldstein, ai tempi vicepresidente esecutivo senior del marketing della Sony Pictures, ha spiegato che il suo team pianificò questo corto originale come un “depistaggio” per mandare il pubblico fuori strada, con la speranza che gli spettatori restassero sorpresi nello scoprire che il teaser fosse in realtà un’anticipazione di Spider-Man:
“Stavamo cercando di essere super ambiziosi. Quel teaser con la rapina in banca era stato concepito per far pensare che fosse… un film d’azione alla Michael Bay o una cosa del genere, e poi capisci che ti trovi di fronte a una classica rapina in banca. E poi l’ultima cosa che ti aspetti è quell’elemento di sorpresa. Era una classica scena per sorprendere e affascinare, perché era un depistaggio. Ma essenzialmente si trattava dell’annuncio di un titolo, l’annuncio di un personaggio.”
Nonostante ciò, il tono del teaser trailer – che potete visionare qui in basso – combacia perfettamente con quello del film di Raimi essendo stato girato dal team che era al lavoro sul film effettivo. Gli operatori di camera di Burgess e gli addetti ai VFX dell’effettista John Dykstra, inoltre, contribuirono alla realizzazione del filmato, facendola sembrare una scena rimossa dal montaggio finale.
In un passaggio del capitolo Tom Rothman, chairman di Sony Motion Pictures Group, ha riflettuto sulla creazione del teaser trailer e sui valori trasmessi dal personaggio:
“Ricordo che fu un rischio molto audace. Questa nozione della cartolina singola [di New York] per il film che non viene presa in prestito dal film stesso come nel marketing tradizionale ma è un corto a sé stante. Fu un rischio gigantesco… L’intera campagna marketing di quel film si basava sull’innovazione.”
“Si aveva la sensazione che Spider-Man fosse una specie di figura unificante, e qualcuno che rappresentasse speranza e ottimismo in un periodo in cui si aveva necessariamente bisogno di queste cose.”
Jon Watts, regista dei film sullo Spider-Man di Tom Holland ambientati nel Marvel Cinematic Universe che era uno studente di vent’anni alla New York University quando la pellicola di Sam Raimi uscì nelle sale, ha ricordato: “Ho sempre associato Spider-Man a quel momento. Quel processo di guarigione, quell’esperienza catartica.”
Ricordiamo che Spider-Man (2002), scritto da David Koepp e diretto da Sam Raimi, Tobey Maguire (Peter Parker/Spider-Man), Willem Dafoe (Norman Osborn/Goblin), Kirsten Dunst (Mary Jane Watson), James Franco (Harry Osborn), Cliff Robertson (Ben Parker), Rosemary Harris (May Parker), J. K. Simmons (J. Jonah Jameson), Bill Nunn (Joseph “Robbie” Robertson) Elizabeth Banks (Betty Brant) e Ron Perkins (Mendel Stromm).
Questa la sinossi ufficiale:
“Peter Parker è il tipico adolescente sfigato, segretamente innamorato fin da bambino della sua vicina di casa Mary Jane, rimasto orfano dei genitori e che vive con gli zii. Durante una gita scolastica a un laboratorio scientifico Peter viene morso da un ragno geneticamente modificato. Ben presto si renderà conto di non aver più bisogno degli occhiali da vista e di essere in possesso di poteri molto particolari. Ma da un grande potere derivano grandi responsabilità.”