Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, il rinvio del film d’animazione è sempre più probabile secondo i report.
Il primo giugno è uscito al cinema Spider-Man: Across the Spider-Verse, sequel del pluripremiato Spider-Man: Un Nuovo Universo (2018). Nel film Miles Morales (Shameik Moore) dovrà affrontare un esercito di Uomini Ragno provenienti da realtà alternative incaricati di proteggere il Multiverso.
Lo scorso anno, durante la CinemaCon a Las Vegas, i produttori Phil Lord e Chris Miller hanno annunciato che il terzo capitolo della trilogia, intitolato Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, uscirà al cinema il 29 marzo 2024. Inizialmente, il film era stato annunciato come una vera e propria Parte 2 di Across the Spider-Verse: quest’ultimo, infatti, si conclude con uno scioccante colpo di scena che verrà esplorato nel prossimo film. Il film, come confermato da Lord e Miller, rappresenterà la fine della trilogia e del viaggio di Miles nel Ragnoverso.
In un lungo approfondimento pubblicato di recente da Vulture che getta luce sulle insostenibili condizioni di lavoro a cui è stata sottoposta la crew di Spider-Man: Across the Spider-Verse, un animatore ha spiegato che difficilmente Spider-Man: Beyond the Spider-Verse manterrà la sua data di uscita nelle sale poiché il progetto si trova ancora in una fase preliminare dello sviluppo.
In queste ore un articolo del The Hollywood Reporter riguardante lo sciopero degli attori sembra aver confermato che il film subirà uno slittamento nella data di rilascio. Il THR infatti ha citato Spider-Man: Beyond the Spider-Verse tra le pellicole animate che con molta probabilità saranno rinviate a data da destinarsi, tra cui troviamo anche Kung Fu Panda 4 (8 marzo), Cattivissimo Me (3 luglio) e Transformers One (13 settembre).
Il report specifica inoltre che il film di Sony Pictures Imageworks sarebbe stato già stato rinviato per motivi interni alla produzione, prima ancora dell’inizio dello sciopero degli attori. A causa delle regole imposte dallo sciopero, gli attori non possono registrare alcun dialogo per gli studios.
Ben diversa, invece, è la sorte dei film animati previsti per il 2025 o oltre: come spesso avviene in questo settore, gli animatori possono registrare voci temporanee di colleghi e persone che lavorano per il proprio studio che contribuiscano a informare e plasmare il loro lavoro, per poi aspettare la conclusione dello sciopero e permettere ai talent di registrare le battute.