Avi Arad e David Koepp hanno riflettuto sulla percezione dei cinecomics ai tempi di Spider-Man: “Era un periodo difficile.”
In un lungo speciale di Variety dedicato al 20º anniversario dell’uscita del primo Spider-Man (2002) nelle sale cinematografiche sono stati svelati nuovi dettagli sulla realizzazione della pellicola diretta da Sam Raimi, considerata ancora oggi un film iconico che ha contribuito al successo del genere dei cinecomics per come lo conosciamo oggi, gettando inevitabilmente le basi per la nascita dell’Universo Cinematografico Marvel.
Nella retrospettiva Avi Arad (ex presidente e CEO dei Marvel Studios), Matt Tolmach (vicepresidente di produzione della Columbia), Sanford Panitch (attuale presidente della Sony Pictures) e lo sceneggiatore David Koepp hanno ricordato i tentativi di convincere gli studios Hollywoodiani a realizzare un film sul Tessiragnatele. Negli anni ’90, infatti, molte case di produzione cinematografica erano riluttanti all’idea di produrre dei film tratti dai fumetti a causa dell’insuccesso di pellicole come Batman e Robin e Howard e il destino del mondo:
Arad: “Nessuno degli studios era interessato a Spider-Man. Nomina una studio qualsiasi, chiunque rifiutò la proposta. Pensavano ‘È una proprietà intellettuale vecchia.’ Ovviamente, io sentivo che fosse la più grande proprietà intellettuale in circolazione. Quindi abbiamo sfondato la porta. Dissi loro ‘Soltanto Spider-Man vale miliardi di dollari.’ Non potevo sapere all’epoca che stavo andando al ribasso.”
Koepp: “I film sui supereroi stavano affrontando un periodo difficile. Non stavano creando alcun tipo di impatto o di connessione culturale, e ce n’erano stati un sacco a basso budget e che erano considerati delle m***e.”
Tolmach: “Bisognava affrontare la percezione secondo la quale i fumetti fossero per bambini. Era questo che si pensava di queste cose ai tempi. Dato che sapevamo quanto sarebbe costato, ci chiedemmo sin da subito ‘Beh, quanto dobbiamo aspettarci che sia grande il pubblico per queste cose?’”
Panitch: “Ragazzi e adolescenti. Era per loro che si realizzavano i film Marvel… la meschinità di quel pensiero! Ora, i cinecomics sono un genere universale… hanno trasceso persino la differenza tra adolescenti e adulti. Ora sono film per tutti, sono dei film evento.”
Arad: “All’epoca non si riusciva a vedere questi film come degli eventi per cui valesse spendere dei soldi. Non penso che avessero capito il loro grosso potenziale.”
Ricordiamo che Spider-Man (2002), scritto da David Koepp e diretto da Sam Raimi, Tobey Maguire (Peter Parker/Spider-Man), Willem Dafoe (Norman Osborn/Goblin), Kirsten Dunst (Mary Jane Watson), James Franco (Harry Osborn), Cliff Robertson (Ben Parker), Rosemary Harris (May Parker), J. K. Simmons (J. Jonah Jameson), Bill Nunn (Joseph “Robbie” Robertson) Elizabeth Banks (Betty Brant) e Ron Perkins (Mendel Stromm).
SINOSSI
“Peter Parker è il tipico adolescente sfigato, segretamente innamorato fin da bambino della sua vicina di casa Mary Jane, rimasto orfano dei genitori e che vive con gli zii. Durante una gita scolastica a un laboratorio scientifico Peter viene morso da un ragno geneticamente modificato. Ben presto si renderà conto di non aver più bisogno degli occhiali da vista e di essere in possesso di poteri molto particolari. Ma da un grande potere derivano grandi responsabilità.”