Spider-Man: Across the Spider-Verse, Phil Lord e Chris Miller sui rischi che si prenderà il film: “Abbiamo fatto innervosire alcune persone.”
Nel 2018 Spider-Man: Un Nuovo Universo è stato consacrato all’unanimità dai fan come il miglior lungometraggio dedicato al Tessiragnatele non solo per la rivoluzionaria tecnica di animazione brevettata dalla Sony Pictures Animation ma anche per l’amore che gli sceneggiatori e i registi della pellicola nutrono per il personaggio, aggiudicandosi un Golden Globe e un Premio Oscar per il Miglior film d’animazione. Il sequel, intitolato Spider-Man: Across the Spider-Verse e in uscita il 2 giugno 2023, sarà diviso in due parti e entrambe saranno ambientate in svariati universi alternativi.
In un lungo speciale di The Wrap dedicato ai primi 20 anni di Sony Pictures Animation, divisione della Sony Pictures specializzata nel settore dell’animazione, Phil Lord e Chris Miller, produttori e sceneggiatori di Spider-Man: Across the Spider-Verse, hanno ribadito che il sequel si prenderà ancora più rischi del primo capitolo, al punto tale da aver fatto innervosire alcune persone coinvolte nella produzione:
Miller: “Le cose che stiamo facendo nel nuovo film di Spider-Verse usciranno nuovamente dagli schemi. Ma tutti ne sono entusiasti e non solo spaventati.”
Lord: “È sicuramente più folle del primo film. Finalmente abbiamo fatto innervosire alcune persone. Sento che abbiamo fatto un buon lavoro.”
Miller: “C’è molta pressione su questi film perché vogliamo che il film racconti una storia avvincente e un viaggio emozionante. Vogliamo anche che il film sia tutte le cose che le persone sperano che sia ma affinché succeda è necessario che sia qualcosa che la gente non sapeva neanche di volere.”
“Perché l’idea alla base di questi film è che stiamo mostrando qualcosa che non avete mai visto prima. E se avessimo fatto semplicemente una storia leggera e divertente che assomigliasse al primo film, penso che sarebbe stato un po’ deludente. Vogliamo che il pubblico veda delle immagini che non ha mai visto visto prima. Fare tutte queste cose e farle in modo avvincente e soddisfacente è una grossa sfida ma è anche parte del motivo per cui le facciamo. Quello è l’obiettivo, far ridere e piangere il pubblico e fargli vivere qualcosa che non ha mai vissuto prima.”