Spider-Man: Across the Spider-Verse, il co-regista spiega la scelta di dividere il film animato in due parti.
Il 2 giugno uscirà al cinema Spider-Man: Across the Spider-Verse, sequel del pluripremiato Spider-Man: Un Nuovo Universo (2018). Nel film Miles Morales (Shameik Moore) dovrà affrontare un esercito di Uomini Ragno provenienti da realtà alternative incaricati di proteggere il Multiverso.
Durante un’intervista con Den of Geek, il co-regista Justin K. Thompson ha parlato della scelta di dividere il film in due parti. Dopo aver visionato il montaggio preliminare di Spider-Man: Across the Spider-Verse, il team creativo ha capito che la storia fosse troppo ambizioso per una sola pellicola e che fosse necessario proseguire l’evoluzione di Miles Morales in un secondo progetto:
Miles ha 15 anni ora. Non è un uomo, ma non è neanche un bambino. Potrà anche essere l’amichevole Spider-Man di quartiere a Brooklyn, ma non sa come rapportarsi agli altri Uomini Ragno altrettanto capaci. Miles che passa da un principiante a un esperto era una grossa storia da raccontare. Nel primo film, abbiamo imparato che chiunque può indossare la maschera, ma in Across the Spider-Verse, Miles scopre che non si tratta solo di indossare la maschera, ma di come indossarla.
Nonostante i due titoli differenti, stando alle informazioni emerse finora, questo terzo film si collegherà direttamente al cliffhanger finale di Spider-Man: Across the Spider-Verse, rappresentando in tutto e per tutto una seconda parte.