Il finale She-Hulk: Attorney at Law include un sorprendente omaggio alla serie televisiva L’incredibile Hulk (1978), ecco il confronto!
Il 18 agosto ha debuttato su Disney+ She-Hulk: Attorney at Law, la nuova serie dei Marvel Studios con protagonista Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters, brillante avvocato specializzato in legge per supereroi e cugina del ben più noto Bruce Banner alias Hulk (Mark Ruffalo). Lo show vede anche il ritorno di Tim Roth nel ruolo di Emil Blonsky alias Abominio, direttamente da L’Incredibile Hulk (2008).
Il finale di stagione di She-Hulk: Attorney at Law si apre con una sigla in stile retrò che omaggia l’intro de L’incredibile Hulk, serie andata in onda sulla rete televisiva CBS dal 1978 al 1982 con protagonisti Bill Bixby e Lou Ferrigno rispettivamente nei panni di David Bruce Banner e Hulk. Oltre ad essere un omaggio alla serie classica, She-Hulk: Attorney at Law ha una connessione molto più profonda con questo show: la Casa delle Idee creò il personaggio di She-Hulk proprio in seguito alla popolarità de L’incredibile Hulk e de La donna bionica (spin-off dell’acclamata serie L’uomo da sei milioni di dollari) nel tentativo di impedire alla CBS di registrare i diritti di una versione femminile del Golia Verde.
Il nono episodio cattura alla perfezione l’approccio old school della serie sul Verdone – dai costumi alle acconciature, dal montaggio frenetico al trucco – ricreando (quasi) “shot for shot” le immagini della sigla e adattandole al contesto narrativo del Marvel Cinematic Universe. In sottofondo, peraltro, possiamo sentire la colonna sonora de L’incredibile Hulk composta dall’arrangiatore Joseph Harnell.
Di seguito trovate il confronto tra il testo che accompagna la sigla d’apertura del nono episodio con quella originale con una voce narrante incredibilmente simile a quella di Ted Cassidy:
“Jennifer Walters, avvocato, legale, millennial alla ricerca di un modo per bilanciare carriera e vita privata. Poi, una dose accidentale di sangue irradiato con raggi gamma altera la chimica del suo corpo. E ora, quando Jennifer Walters si arrabbia o si indigna, avviene una sorprendente metamorfosi. La creatura è guidata dalla rabbia e perseguita dai troll online. Provocata, la sua ira l’ha fatta finire in prigione e ora viene vista solo per lo spirito furioso che abita in lei.”
“Dr. David Banner, fisico, scienziato alla ricerca di un modo per sfruttare i punti di forza nascosti degli umani. Poi, una dose accidentale di sangue irradiato con raggi gamma altera in modo unico la chimica del suo corpo. E ora, quando David Banner si arrabbia o si indigna, avviene una sorprendente metamorfosi. La creatura è guidata dalla rabbia ed è inseguita da un giornalista investigativo.”
“Un’esplosione accidentale ha tolto la vita ad un suo collega scienziato e presumibilmente anche a David Banner. Il giornalista pensa che la creatura sia responsabile. Ma David Banner non potrà mai provare che né lui né la creatura hanno commesso quell’omicidio. Quindi deve continuare a far sapere al mondo di essere morto, finché non troverà un modo per controllare lo spirito furioso che abita in lui.”
Anche la frase più iconica pronunciata in originale da Hulk (nella serie e nei fumetti Marvel) viene omaggiata durante la sigla:
Jennifer Walters: “Non farmi arrabbiare. Non ti piacerei arrabbiata.”
David Banner: “Mr. McGee. Non farmi arrabbiare. Non ti piacerà vedermi arrabbiato.”
Un’altra particolarità della sigla è rappresentata dalla presenza del Proiettore di Raggi Gamma, un tipo speciale di generatore di onde elettromagnetiche che è stato adattato per l’emissione concentrata di raggi gamma. Nei primi minuti de L’incredibile Hulk (2008) di Louis Leterrier, infatti, scoprivamo che nell’MCU Bruce Banner – interpretato all’epoca da Edward Norton – si era esposto tempo addietro alle radiazioni gamma utilizzando lo stesso identico dispositivo apparso nella serie del 1978.
La sigla termina con un fermo immagine di Jennifer Walters a metà tra la sua forma umana e quella verde e la scritta “The Savage She-Hulk“. Si tratta di un riferimento specifico al titolo della serie a fumetti originale sulla Gigantessa di Giada, ossia “The Savage She-Hulk” (“La Selvaggia She-Hulk” in Italia). Il primo numero di questa run, pubblicata tra il 1980 e il 1981, è stato scritto da Stan Lee e disegnato da John Buscema mentre i tredici numeri successivi sono stati scritti da David Anthony Kraft e disegnati da Mike Vosburg, Chic Stone e Dan Bulanadi.
Qui in basso potete trovare un confronto tra le due sigle: