I commenti degli hater nel terzo episodio di She-Hulk: Attorney at Law sono ispirati a commenti reali nel post di annuncio della serie.
Il 18 agosto ha debuttato su Disney+ She-Hulk: Attorney at Law, la nuova serie dei Marvel Studios con protagonista Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters, brillante avvocato specializzato in legge per supereroi e cugina del ben più noto Bruce Banner alias Hulk (Mark Ruffalo). Lo show vede anche il ritorno di Tim Roth nel ruolo di Emil Blonsky alias Abominio, direttamente da L’Incredibile Hulk (2008).
Il terzo episodio di She-Hulk: Attorney at Law si prende gioco delle polemiche di alcuni fan riguardanti la presenza di troppe supereroine del Marvel Cinematic Universe (ribattezzato M-She-U dai detrattori), che andrebbe a sminuire i vecchi eroi già esistenti. Nell’episodio, infatti, ci vengono mostrati numerosi commenti sui social relativi all’identità di She-Hulk… e molti di essi sono legati proprio alla quantità eccessiva di supereroine. Dopo aver mostrato un Content Creator chiamato “Supportiamo l’Hulk originale” mentre esclama “Hanno tolto la virilità ad Hulk per darla ad una donna” e “Mi stanno bene gli eroi femmina, ma inventatevene uno vostro!”, sullo schermo appaiano molti commenti incredibilmente maschilisti come:
• “Basta supereroine“
• “Non capisco perché trasformino tutti i supereroi in donne?“
• “I supereroi maschi sono scomparsi?”
A quanto pare, il team creativo dietro allo show si sarebbe ispirato a dei commenti reali scritti nel 2019 (quando i Marvel Studios annunciarono la serie su She-Hulk al D23) da utenti uomini indignati sotto gli account ufficiali dello studio. Un commento specifico di un utente, ossia “Abbiamo avuto un movimento #MeToo ed ora tutti gli eroi uomini sono spariti?“, appare nella puntata con le stesse identiche parole.