La regista di She-Hulk: Attorney at Law ha promesso altre gag sulla verginità di Steve Rogers nei prossimi episodi della serie.
Il 18 agosto ha debuttato su Disney+ She-Hulk: Attorney at Law, la nuova serie dei Marvel Studios con protagonista Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters, brillante avvocato specializzato in legge per supereroi e cugina del ben più noto Bruce Banner alias Hulk (Mark Ruffalo). Lo show vede anche il ritorno di Tim Roth nel ruolo di Emil Blonsky alias Abominio, direttamente da L’Incredibile Hulk (2008).
Nel primo episodio di She-Hulk: Attorney at Law assistiamo ad un dialogo in auto tra Bruce Banner e Jennifer Walters in cui quest’ultima chiede ripetutamente al cugino se Steve Rogers alias Captain America (Chris Evans) fosse vergine sin dalla Seconda Guerra mondiale, illustrandogli le prove a favore di questa tesi. Nella scena dopo i titoli di coda, all’ennesima domanda sull’argomento, Smart Hulk svela la verità: Steve Rogers ha perso la verginità durante un tour della United Service Organizations – l’organizzazione senza scopo di lucro fondata dal Presidente Franklin Delano Roosevelt finalizzata ad intrattenere i membri delle Forze Armate degli Stati Uniti – nel 1943, ossia ai tempi di Captain America: Il primo Vendicatore (2011).
Nel corso di un’intervista promozionale con Total Film (via GamesRadar+), la regista Kat Coiro ha parlato dell’inserimento di questa gag in She-Hulk: Attorney at Law, anticipando che questo argomento sarà accennato anche nei prossimi episodi vista la natura metanarrativa e autoreferenziale della serie:
“È una cosa che ritornerà, non dirò altro. Una cosa che adoro della Marvel è che tutte le persone coinvolte ascoltano davvero i fan, e prendono in considerazione i loro desideri. Penso sia questo che rende l’MCU così forte.”
“Gli sceneggiatori erano sicuramente al corrente di ciò di cui parlavano le persone online, e siamo stati in grado di accennare a quella questione perché la serie ha l’elemento della rottura della quarta parete. Lo show è molto metanarrativo e consapevole di cosa viene detto sull’MCU nel mondo, quindi c’è un riflesso diretto del coinvolgimento degli sceneggiatori con il resto di Internet.“