Shazam! – Recensione, un colpo di fulmine durato un lampo
Dopo aver messo una prima, solenne, pietra con Aquaman continua a scaglioni il nuovo corso del DC Extended Universe che, dopo aver fallito la scalata all’Olimpo dei Marvel Studios, ha ben pensato di tornare a ciò che, di fatto, le è sempre riuscito in maniera più che soddisfacente: pellicole stand-alone incentrate su alcune delle figure più celebri della DC Comics. L’esperimento Jason Momoa nei panni di Arthur Curry è stato decisamente riuscito, visti gli incassi da capogiro registrati in tutto il mondo, e ora, dopo un avvicinarsi decisamente meno caloroso rispetto ad altre produzioni di questo calibro, è tempo di parlare di un controverso personaggio pronta a farsi conoscere al mondo intero: Shazam!
Warner Bros. ha puntato il piatto su un profilo decisamente “inatteso” per il ruolo, visto la sua ben nota e proverbiale forma fisica vista nell’amata serie televisiva Chuck, ossia Zachary Levi. L’attore, per oltre un anno, ha seguito diligentemente un particolare percorso d’allenamento che lo ha portato, e dunque prendetela come una piccola anticipazione su quanto si dirà nel corso della recensione, a prendere perfettamente i panni di uno dei supereroi più apprezzati e carismatici dell’intera storia della DC. Levi avrà però avuto modo di muoversi all’interno di una sceneggiatura coerente e, soprattutto, avvincente per lo spettatore? Mettevi comodi e scopritelo grazie al nostro personale giudizio della pellicola diretta da David F. Sandberg rigorosamente, come tradizione vuole, senza superare il giusto limite onde evitare spiacevoli spoiler… buona lettura!
Billy Batson, io scelgo te come Campione
La storia di Shazam! è molto semplice, e lo è volutamente visto il target giovanile verso cui vuole andare a parlare. Protagonista principale della vicenda è Billy Batson, un ragazzo di soli quattordici con numerose problematiche nel socializzare, nell’inserirsi in nuovi contesti e soprattutto nel fidarsi del prossimo visto che, all’età di soli tre anni, fu dato in affidamento a diverse famiglie adottive/centri dedicati agli infanti vista l’impossibilità di reperire sia sua madre che suo padre. Arrivato infine, dopo innumerevoli fughe e periodi da cane sciolto in giro per Filadelfia, in un’accogliente Casa Famiglia incontra il buon Freddy Freeman che, lentamente, diverrà il suo amico più fidato vista la sua enciclopedica conoscenza dei vari supereroi. Un’amicizia che di certo non è partita col piede giusto ma che, dopo aver ottenuto soprattutto i poteri dal Mago, diverrà uno delle basi più solide e positive su cui si poggia un film che, diciamolo direttamente, arranca sia sotto l’aspetto tecnico che sul lato della sceneggiatura.
Se pensate a un mero film d’azione con personaggi pompati muscolarmente con poteri strabilianti e scontri da mozzare il fiato, purtroppo, mi duole spegnere sin da subito un più che giustificato entusiasmo. Shazam! è l’esempio lampante del percorso dell’Eroe: inizialmente non verrà fatta la cosa giusta per il bene comune bensì, visto che stiamo parlando comunque di un adolescente, di ciò che un quattordicenne ha sempre sognato fare abusando in malo di abilità semplicemente straordinarie. In maniera progressiva, come fosse una sorta di metafora dell’età adolescenziale, Billy Batson comprenderà realmente il suo scopo e potrà opporsi a muso duro la sua più grande sfida mai affrontata nel corso della sua vita; il Dottor Sivana interpretata dal ben noto Mark Strong (visto in Kingsman per intenderci). Il villain, che di certo non sprizza per una solida caratterizzazione e che difficilmente sarà ricordato nei mesi/anni a venire, colmo di una proverbiale sete di potere, dopo aver ottenuto (ma non vi diremo come, per ovvi motivi) per via trasverse i poteri dei Sette Capitali del Mondo, vorrà far propri anche quelli di Batson.
Shazam!
Arrivati a questo punto vi sareste posti la fatidica domanda: ma dove inciampa la pellicola? Bene, eccovi una chiara e semplice risposta: su una sceneggiatura che, e lo sottolineo nuovamente, sia pensata per un particolare tipo di pubblico non è minimamente all’altezza di ben altre produzioni dello stesso genere presenti al momento sul mercato dell’intrattenimento cinematografico. Per dire, con questa pellicola, Warner Bros. sembra aver fatto un passo indietro anziché proseguire il buon cammino intrapreso con Aquaman. Scelte alquanto discutibili a livello di trama, numerose falle nel raccontarla al meglio rendono Shazam! un film semplicemente buono e nella media, a tratti divertente che, di certo, non potrà mai aspirare a chissà quale grande riconoscimento. La volontà c’è, è che stavolta si è peccato, forse, di inesperienza semi-collettiva in una produzione con un budget decisamente inferiore rispetto alla standard ben noto in altre pellicole di questo genere.
L’auspicio è che il film possa comunque degnamente incassare, sebbene il posizionamento non sia proprio eccellente (qualcuno ha detto Avengers: Endgame?) al punto di avere una chance per uno scontato sequel che possa introdurre la carismatica figura di Black Adam: per i neofiti del fumetto, in parole povere, è la nemesi di punta di Billy Batson. Al cinema sarà interpretato da Dwayne “The Rock” Johnson e dovrebbe esordire in una pellicola standalone attualmente in fase di sviluppo.
Un consiglio, andate a vedere Shazam! nella maniera più scanzonata possibile e senza alcuna pretesa, proprio come una bambino…fidatevi, uscire dalla sala con un sorriso anziché con una smorfia di disappunto!
Vi ricordiamo infine che il film uscirà in Italia dal 3 aprile; nel cast Zachary Levi (Shazam!), Asher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana), Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).