Il 16 marzo ha debuttato al cinema Shazam!: Fury of the Gods (Shazam!: Furia degli Dèi in Italia) diretto da David F. Sandberg e con protagonista Zachary Levi.
Nel suo primo weekend di proiezione, il film ha incassato soltanto 65.5 milioni di dollari – 35 milioni nei vari mercati internazionali e 30.5 milioni in USA – deludendo le stime iniziali, che indicavano un debutto da 85 milioni di dollari nel mondo. Per fare un confronto, si tratta di un risultato decisamente inferiore rispetto al primo film su Shazam, che ha debuttato con 158 milioni di dollari nel mondo nel suo primo weekend.
Inoltre, a differenza del primo capitolo, questo sequel non ha convinto la stampa e sul noto aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes attualmente ha un punteggio di poco superiore al 50% (contro il 90% del primo film).
Su Twitter, il regista David F. Sandberg ha commentato queste recensioni, annunciato di aver chiuso con i film di supereroi in questo momento, dato che vuole girare pellicole horror o sperimentare qualcosa di nuovo.
Ho appena ricevuto la valutazione più bassa della mia carriera, per quanto riguarda la critica, su Rotten Tomatoes, ma anche la valutazione più alta per quanto riguarda il pubblico. Non mi aspettavo una replica di ciò che successe col primo capitolo, ma sono rimasto comunque sorpreso, perché penso sia un buon film. Ma va bene.
Come dico da un po’, non vedo l’ora di tornare a lavorare sui film dell’orrore (e magari provare anche a fare qualcosa di nuovo). Dopo sei anni su Shazam, posso dire di aver effettivamente chiuso con i supereroi, per il momento.
Giusto per essere chiari, non rimpiango nemmeno un istante di quelli spesi a lavorare sui film di Shazam. Ho imparato moltissimo, ed ho incontrato molte persone meravigliose. Sarò sempre grato di aver ottenuto la possibilità di dirigere questi film. Sono state delle esperienze difficili ma molto istruttive.
Un aspetto che attendo molto, è il potermi distaccare dalle discussioni online sui supereroi. Mi hanno causato molto stress e sarà bello non dover averci a che fare.