Sappiamo che negli USA il grande evento Secret Wars si sta volgendo alla conclusione, dando così inizio al nuovissimo Universo Marvel, e per l’occasione, è proprio Jonathan Hickman a commentare il penultimo capitolo di questa miniserie.
ATTENZIONE!!PER CHI STA LEGGENDO LA SERIE, PROSEGUENDO L’ARTICOLO POTREBBE INCORRERE A POSSIBILI SPOILER.
Riportiamo in questo articolo ciò che Hickman ha commentato proprio a proposito della situazione che troviamo nel penultimo numero della storia, sapendo che sul pianeta Battleworld, creato da Dottor Doom, si sta svolgendo una guerra che vede in lotta i due universi Marvel, Terra 616 e Terra 1610 (Ultimate), dove troviamo i due Reed Richards impegnati in un piano che dovrebbe riportare alla normalità questa condizione di caos totale:
“Questo è il mio scorcio preferito della battaglia finale. Abbiamo visto Star-Lord portare questo piccolo bastoncino di legno, una sorta di stuzzicadenti, per ben sette uscite. Spero che i lettori non siano stati in grado di anticipare questo colpo di scena. Ho sempre saputo che il trono di Destino sarebbe stato l’Albero del Mondo, e, quando abbiamo iniziato a pianificare questo aspetto, il film dei Guardiani della Galassia era appena uscito nei cinema. Ho dunque pensato che sarebbe stata una figata creare questo twist: l’Albero della Vita prende, appunto, vita e diventa Groot, uno dei giganteschi combattenti di questa battaglia. È stato divertente”.
Proseguendo lo scrittore ha dirottato il discorso verso Franklin e Valeria Richards, descrivendo cosa condizionerà le loro scelte, e la posizione dei due personaggi, aggiungendo anche il punto di vista di Victor Von Doom:
“Quello che è interessante del personaggio di Val è che lei è un’adulta, intellettualmente. Emozionalmente non lo è, ovviamente. Lei possiede una conoscenza pura, che spesso si traduce in qualcosa che assomiglia a una visione. Per ciò che è, e per quelle che sono le sue abilità non cambierà mai, a prescindere dal contesto nel quale si trova: lei è in grado di strappare via il velo da ogni cosa. Franklin, invece, è un personaggio onnipotente, ma che fondamentalmente resta pur sempre un bambino, e, come tale, è facilmente impressionabile. Questo Franklin è cresciuto su Battleworld, e dunque questa versione è stata fortemente influenzata: quando tuo padre è un dio che ha creato un mondo prendendo frammenti di universi spezzati, è questo l’esempio con cui cresci in casa (…) Questo che Destino ha realizzato è ciò a cui lui ha lavorato davvero duramente, costruendo qualcosa che potesse resistere di fronte a eventi orribili. Quello che ha costruito sta però giungendo alla fine. E non vedrete Destino preoccupato dall’idea di vincere per forza. Lui ha creato un mondo, del quale è l’unico dio, ma, sfortunatamente per lui, questo non è stato abbastanza”.
Infine Hickman conclude esprimendo la sua idea a proposito di Thanos, e anticipando qualcosa sul finale:
“Penso che Thanos si comporterà sempre da Thanos. A prescindere da tutto, questa è una certezza. Ha preparato un suo piano, si è recato presso lo Scudo, ha reclutato un vecchio nemico di Destino e ha liberato l’orrore nel regno di questo. Alla fine, ha visto se stesso come una creatura di pari potere rispetto a Destino. E ha commesso un errore (..) Penso sia abbastanza scontato dire che nel numero #9 chiuderemo tutti i cerchi che abbiamo aperto. Una delle cose davvero fighe di questa storia, una delle cose delle quali la differenzia, è che la fine della storia non è stata spoilerata da nessun fumetto uscito in questi tempi. Sono davvero contento di questa conclusione”.