Ecco tutta la travagliata storia produttiva di Secret Invasion, che ha vissuto un processo produttivo a dir poco disastroso.
Nel corso di un lungo approfondimento sul lato televisivo dei Marvel Studios, The Hollywood Reporter ha fatto luce sulla disastrosa produzione di Secret Invasion, la serie uscita su Disney+ lo scorso giugno, che ha deluso critica e pubblico.
Innanzitutto, Kyle Bradstreet, sceneggiatore e produttore di Mr. Robot ha lavorato per un anno alle sceneggiature degli episodi… quando, di punto in bianco, è stato licenziato da Marvel, che ha deciso di cambiare completamente la serie.
Gli studios hanno ingaggiato quindi lo sceneggiatore Brian Tucker (Broken City) ed i registi Thomas Bezucha (Let Him Go) ee Ali Selim (The Looming Tower) per sviluppare questa nuova versione della storia.
Successivamente, nell’estate del 2022, si è tenuta una pre-produzione a dir poco disastrosa e si sono create delle vere e proprie fazioni durante la lavorazione, ognuna delle quali cercava di emergere con la propria idea sulla trama della serie. A seguito di queste pesanti divergenze creative, l’intera produzione è slittata, con un primo, inevitabile aumento di budget.
Una fonte del sito spiega:
Ci sono state settimane in cui nessuno era d’accordo con l’altro… tutto ciò è esploso [in discussioni e fazioni].
Marvel ha rifiutato di commentare la notizia.
A fronte di questo caos, i Marvel Studios hanno deciso di “schierare” in prima linea il produttore Jonathan Schwartz, un dirigente di punta della compagnia (membro del celebre Parlamento dei Marvel Studios, dove vengono prese buona parte delle decisioni creative) che è riuscito a salvare la serie nel momento più critico.
A seguito di questo caos produttivo, le riprese sono slittate e molti attori e membri della crew si sono trovati costretti ad abbandonare il set per partecipare ad altri impegni produttivi che avevano già preso. A inizio settembre, buona parte del team di Secret Invasion è stato quindi rimpiazzato: sono stati scelti nuovi produttori, membri della crew e persino registi. Ad esempio, Thomas Bezucha, scelto per dirigere 3 episodi, ha dovuto abbandonare per via di altri impegni che aveva già preso con altre produzioni.
Come se non bastasse, si sono tenute anche alcune sessioni di riprese aggiuntive, che hanno gravato pesantemente sul budget, già ampiamente sforato a seguito di tutto questo caos produttivo. Alla fine, la serie è costata 212 milioni di dollari.
Anche dal punto di vista narrativo, tutto questo processo così complesso ha danneggiato la serie. A riguardo, il regista Ali Selim ha confessato che il finale è stato scelto all’ultimo:
Man mano che insegui la storia, tutto è in costante evoluzione. Mentre eravamo in sala di montaggio, stavamo ancora decidendo la trama dell’episodio finale. Come sarebbe finita la serie, che direzione avrebbe preso, è successo tutto all’ultimo. Stavamo ancora cercando di capire come sarebbe stata la trama dell’ultima puntata mentre il primo episodio era già uscito.
I dirigenti scelti per supervisionare lo show sono stati riassegnati e Chris Gary, colui che non è stato in grado di supervisione correttamente la lavorazione della serie, verrà allontanato dagli studios a fine anno.