Oltre tre mesi fa, la Writers Guild of America – il sindacato americano a difesa dei diritti degli sceneggiatori di Hollywood – ha indetto un nuovo sciopero; al centro della contesa con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers vi è una rielaborazione dei compensi degli sceneggiatori, tra cui un aumento considerevole dei minimi e una formula migliore per i residui legati ai progetti destinati allo streaming, e la regolamentazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale dagli studios.
A questo si è aggiunto lo sciopero indetto da SAG-AFTRA, il sindacato degli attori statunitensi, il quale ha deciso che rimarrà in sciopero finché non riuscirà a ottenere un contratto equo con l’associazione dei produttori – che rappresenta circa 300 tra studios e streamer grandi e piccoli, in particolare le grandi major di Hollywood oltre a Netflix, Amazon e Apple. Questo ha portato all’interruzione immediata di tutte le produzioni statunitensi, con gli attori che non possono neanche più promuovere le pellicole in uscita e nessuno ha idea di quando lo sciopero terminerà.
Stando agli ultimi aggiornamenti riguardanti lo sciopero degli sceneggiatori, l’11 agosto gli studios hanno inviato una controproposta di 6 pagine dove vengono affrontati alcuni punti delicati (come aumento dei compensi e intelligenza artificiale). Questa proposta non è stata ritenuta valida dalla WGA e da quel momento le trattative si sono interrotte, in quanto gli studios di Hollywood, ad oggi, non sono intenzionati a dialogare ulteriormente.
Nel frattempo, con una comunicazione ufficiale, il sindacato degli attori SAG-AFTRA ha spiegato che è pronto a tornare al tavolo delle trattative in ogni momento e terminare lo sciopero, che si trova ormai al suo 47esimo giorno.
Siamo pronti a tornare al tavolo delle trattative in ogni momento per assicurarci un accordo equo. Sfortunatamente, come abbiamo visto con la recente notizia delle trattative con la WGA [sindacato degli sceneggiatori] i produttori non sono intenzionati ad assicurare le condizioni necessarie per raggiungere un accordo equo e chiudere entrambi gli scioperi.
Secondo gli ultimi report, al momento gli studios sono focalizzati esclusivamente sulle trattative con gli sceneggiatori – in sciopero da 119 giorni – e soltanto una volta trovato un accordo con loro torneranno a trattare con gli attori.
Al tempo stesso, i due sindacati di attori e sceneggiatori hanno confermato che, anche se uno di loro riuscirà a raggiungere un compromesso con le major, continuerà a scioperare per solidarietà fin quando non riceveranno entrambi un accordo equo.