Dopo ben 118 giorni di sciopero che ha messo in ginocchio l’intera industria cinematografica e televisiva, il sindacato degli attori (SAG-AFTRA) ha raggiunto un accordo provvisorio, della durata di tre anni, con l’associazione dei produttori di Hollywood (AMPTP), che pone ufficialmente fine allo sciopero.
Il primo passo verso l’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo, che permetterà a tutte le produzioni cinematografiche e televisive di ripartire, è stato fatto lo scorso venerdì 10 novembre quando il consiglio nazionale del SAG-AFTRA ha approvato l’accordo provvisorio con l’86% dei voti. Nella giornata di martedì 14 novembre il nuovo contratto verrà inviato ai membri del sindacato (oltre 160 mila) per la ratifica. Il voto, che si svolgerà sia online sia in presenza, continuerà fino alla prima settimana di dicembre.
Poche ore fa sono state ufficialmente aperte le votazioni per ratificare il nuovo contratto collettivo triennale, e SAG-AFTRA (sindacato che rappresenta oltre 160mila attori) ha condiviso una sintesi di 18 pagine con i dettagli dell’accordo preliminare (qui sul sito ufficiale). Il voto di ratifica proseguirà fino a dicembre e non sarà privo di dibattiti, in quanto diversi membri del sindacato si sono già espressi negativamente riguardo le cosiddette concessioni o rinunce, in particolare sul fronte delle compensazioni sullo streaming e le protezioni sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
I dettagli sul nuovo accordo
Di seguito vi elenchiamo alcuni dei punti fondamentali ottenuti in quello che viene definito un accordo “senza precedenti”:
- Bonus dallo streaming: Nonostante una durissima battaglia, il sindacato non è riuscito a ottenere una piena condivisione dei profitti dallo streaming, e si è dovuto accontentare di una compensazione “bonus” per i titoli di maggiore successo, che però verrà in parte redistribuita attraverso un fondo comune. Agli attori spetterà un bonus del 100% se la stagione verrà vista dal 20% degli abbonati a americani a Netflix nei primi 90 giorni dopo la sua uscita sulla piattaforma; dal totale, il 75% andrà all’attore stesso mentre il restante 25% verrà versato in un fondo fiduciario che poi ridistribuirà i soldi tra tutti gli altri attori che hanno partecipato a film o serie usciti in streaming ma che non hanno avuto lo stesso successo. Secondo le stime, il criterio per ottenere il bonus è talmente stringente che per la SAG-AFTRA potrebbe trattarsi solo di $40 milioni annui in bonus residuali (di cui $10 milioni al fondo fiduciario). Sul fronte dei compensi residuali su film o serie tv visti all’estero in streaming, SAG-AFTRA ha ottenuto gli stessi incrementi della DGA (sindacato dei registi) e WGA (sindacato degli sceneggiatori).
- Intelligenza Artificiale: Il sindacato non ha ottenuto tutto ciò che voleva sul fronte dell’IA, ma è riuscito a inserire molte più protezioni di quanto avesse fatto la WGA qualche settimana prima. L’utilizzo della tecnologia generativa tramite AI sarà sempre vincolato al consenso e alla compensazione. Nella maggior parte dei casi, gli attori dovranno prestare il loro consenso e ricevere un compenso per l’utilizzo di questa tecnologia nelle sue varie forme. “Se utilizzeranno il sorriso di Brad Pitt e gli oggi di Jennifer Aniston, entrambi dovranno dare il consenso e saranno pagati,” ha spiegato Crabtree-Ireland riferendosi alla creazione di personaggi sintetici sulla base di attori reali. Sarà poi necessario il consenso della famiglia di un attore deceduto per utilizzare le sue sembianze in una produzione. Infine, i consensi avranno validità per un singolo progetto: non sarà insomma possibile, per uno studio, riutilizzare l’aspetto (o le caratteristiche) di un attore per altri progetti, e dovrà ottenere consenso e fornire compensazione per ciascuno di questi progetti. L’obiettivo non è impedire agli studios che appartengono all’AMPTP di sfruttare l’IA (anche perché si creerebbe uno svantaggio competitivo con un gran numero di studios indipendenti e startup), ma disincentivarli e prendere tempo in attesa del prossimo rinnovo contrattuale, quando questa tecnologia sarà più sviluppata e gli scenari saranno più definiti.
- Repliche digitali: Nel corso delle trattative, il sindacato ha ottenuto che venissero definite quattro categorie di “attori creati digitalmente”, cosa abbastanza rivoluzionaria: EBDR (repliche digitali di attori di primo piano), BADR (repliche digitali di attori sullo sfondo), ICDR (repliche digitali create da un attore o una agenzia e concesse su licenza) e SP (Performer sintetici creati utilizzando l’IA generativa). Nel caso delle repliche digitali, gli attori verranno pagati per i giorni di lavoro che la produzione risparmierà utilizzando questa tecnologia. In questo senso, c’è un totale disincentivo nell’utilizzo, ma da questa regola sono esclusi gli attori della categoria cosiddetta “schedule F”, e cioè quelli che ottengono un compenso superiore agli 80 mila dollari per un film: solitamente sono grandi star che gestiscono i loro contratti in maniera autonoma. È richiesto il consenso e la compensazione per la creazione e l’utilizzo di EBDR (che include anche compensi residuali) e BADR, e per l’utilizzo di ICDR. Il consenso, inoltre, non può essere dato in blocco ma per ogni singolo utilizzo. Nel caso degli SP, i performer sintetici sono creati utilizzando IA generativa la quale solitamente viene addestrata utilizzando performance umane. Gli studios hanno il permesso di usare questa tecnologia, ma devono avvertire il sindacato ogni volta e trattare con esso il suo utilizzo. Si tratta di un traguardo notevole, perché permette al sindacato di monitorare l’evoluzione di questa tecnologia e, in futuro, utilizzare queste informazioni nelle prossime trattative per il contratto collettivo.
- Aumenti salariali: Gli aumenti salariali sono due nel primo anno del contratto: 7% al momento della ratifica e un altro aumento del 4% effettivo a luglio 2024. Ci sarà poi un ulteriore aumento del 3,5% effettivo a luglio 2025. I salari per le comparse aumenteranno dell’11% a partire dal 12 novembre 2023, e poi di un ulteriore 4% a partire dal 1° luglio 2024 e di un altro 3,5% a partire dal 1° luglio 2025. Crescono anche i contributi per i fondi salute e pensione.
- Coordinatori d’intimità: Nel nuovo contratto sono presenti nuovi principi di equità nel trucco e nel parrucco, la condivisione di statistiche aggregate sulla diversità, una maggiore attenzione a trucco e parrucco giudicati inappropriati, l’accesso a cure per l’affermazione di genere e a servizi di traduzione, ma anche più protezioni contro le molestie e l’uso di coordinatori d’intimità in scene che coinvolgono nudirà o sesso simulato.
- Casting: Il sindacato ha ottenuto praticamente tutto ciò che aveva chiesto sul fronte del casting, tra cui accordi che specificano che le descrizioni dei personaggi, i copioni parziali e/o gli script completi devono essere forniti non meno di 48 ore prima della scadenza per la presentazione (72 ore per i minori). Per quanto riguarda i famigerati self-tape non si possono eseguire più di 8 pagine standard per il primo e 12 per i successivi. Inoltre, se è richiesta la memorizzazione, agli interpreti spetterà una compensazione. Agli interpreti non può essere richiesto di apparire nudi o indossando abiti più rivelatori di un costume da bagno che potrebbe essere indossato in una piscina pubblica.
Come verrà sostenuto l’aumento dei costi
L’agenzia di rating Moody’s ha stimato che i nuovi contratti sindacali con attori, sceneggiatori e registi (quest’ultimo è stato siglato senza bisogno di arrivare a uno sciopero) costeranno agli studios di Hollywood tra i 450 e i 600 milioni di dollari all’anno.
Non è una cifra esorbitante se la si confronta con gli oltre 100 miliardi di dollari spesi dalle major per combattere la “guerra dello streaming”, e per questo Moody’s non ritiene che avrà un impatto sui budget complessivi investiti per produrre contenuti. Semmai, gli studios faranno tagli altrove per mantenere la “redditività sostenuta”, e in alcuni casi ridurranno proprio le spese delle produzioni cercando di non diminuire il numero di produzioni complessive o la loro qualità. Per fare degli esempi, potrebbero coinvolgere meno star di alto livello, o girare meno all’aperto e in location (che è più costoso). Anche i budget di post-produzione e VFX potrebbero subire dei tagli.