Attraverso un’intervista Rob Liefeld ha voluto difendere Frank Miller e il suo recente lavoro, vittima di una grande quantità di critiche riguardanti la copertina di Dark Knight III: The Master Race:
“Sono disposto a fare a cazzotti, a combattere con una fila di persone, nel ring. Non vi piacciono gli ultimi disegni di Frank Miller? Forza. Facciamo a cazzotti. Subito! Ma non vedete? La gestualità, lo storytelling, la progettazione della pagina dei suoi lavori recenti. Di un’altra categoria.
Se vi piacciono solo i bei dipinti di Alex Ross, so che sta lavorando a qualcosa sui Beatles, a Las Vegas. Andate a cercarlo e vi disegnerà qualche copertina di Spider-Man. Ma, lasciatemi dire che autori come Walt Simonson e Frank Miller hanno il vero stile. O John Byrne. La prima volta che ho pensato che lo stile americano avesse incontrato quello dei manga è stato grazie agli enormi occhi di Byrne.
Tutti i disegnatori che ho amato nella mia vita avevano un tratto e un’immaginario stilizzato e io stesso non sono mai stato un artista dallo stile fotografico. Jack Kirby, per tutta la sua carriera, non ha fatto altro che convogliare nella pagina energia libera e senza vincoli, senza preoccuparsi del realismo. Ecco il genere di cose che mi entusiasma.
Credo sinceramente che i comics stiano abbracciando la stilizzazione grazie ad artisti come quello di ODY-C [serie Image Comics scritta da Matt Fraction – NdR], Christian Ward. Avete visto quel che Brandon Graham sta facendo per me su Prophet? Molto stilizzato. Uno dei miei artisti preferiti di ogni epoca è Art Adams, che disegnava gambe sottili, caviglie inesistenti e addomi lunghissimi.”
Liefeld ha poi espresso le sue considerazione riguardo all’esordio cinematografico di Cable nel sequel di Deadpool:
“Gli studios avevano parlato della possibilità di inserire Cable nel primo film, ma io, assieme ad altri, mi sono opposto all’idea per fare in modo che Deadpool e Ryan Reynolds avessero la possibilità di brillare. Meglio inserirlo in un secondo momento, perché avrebbe portato via la scena e non ero sicuro che sarebbe funzionato presso il pubblico generalista, senza prima aver generato affetto verso Deadpool. Dopo aver detto quello che pensavo, mi è venuto il dubbio: avevo per caso appena impedito che il mio altro personaggio più popolare in assoluto potesse comparire al cinema?”