Star Wars: Gli Ultimi Jedi ha una sua identità ben precisa, con una trama solida e ricca di colpi di scena. Un film che si prende molti rischi, forse anche troppi.
La recensione non contiene spoiler ma analizza quello che per noi ha funzionato e quello che invece poteva essere gestito meglio.
Parlare di un film di Star Wars non è mai semplice dato l’immenso significato che ha la saga per milioni di fan. Sotto un certo punto di vista trascende il senso stesso di film, elevandosi ad una vera e propria cultura. Secondo alcune persone addirittura una religione o uno stile di vita da seguire ciecamente.
Il Risveglio della Forza ha avuto un ruolo cruciale nel rilanciare la terza trilogia dedicata a Star Wars e per questo il regista J.J. Abrams si è affidato ad una trama lineare, ripercorrendo la struttura di Una Nuova Speranza per un film che ha fatto da ponte tra vecchia e nuova trilogia. Piuttosto che prendersi dei rischi narrativi, andando a toccare i cardini della saga, Abrams ha puntato molto di più sull’introduzione dei nuovi personaggi, sui riferimenti al passato e sul mistero, il tutto gettando le basi per i due successivi film.
Proprio per questo, in molti temevano che Gli Ultimi Jedi non fosse altro che una sorta di remake de L’Impero Colpisce Ancora, ma fortunatamente non è così, il film ha una sua identità ben precisa. Forse anche troppo.
Siete tra coloro che hanno criticato l’eccessiva linearità del settimo capitolo? Bene, questo ottavo film vi sorprenderà grazie ai tanti (forse anche troppi) rischi che si prende. Se Il Risveglio della Forza ha posto delle domande, Gli Ultimi Jedi cerca di trovare alcune risposte, spingendo la storia verso luoghi inesplorati, a tratti imprevedibili, plasmando parte della mitologia e dando vita a nuovi interrogativi. Il tutto continuando a sostenere quel forte messaggio di speranza, sacrificio ed eroismo che ci ha fatto innamorare della saga.
Nonostante sia un film ricco di avvenimenti, al regista Rian Johnson va dato il merito di essere riuscito a far funzionare tutto quanto nel migliore dei modi, facendolo risultare sempre interessante e mai noioso o banale, nonostante la durata di 2 ore e 30 minuti. La trama è solida e funziona nonostante alcune leggerezze, con alcuni passaggi che meritavano un maggiore approfondimento. Il ritmo è incalzante, con scene di combattimento spettacolari che si mischiano nel migliore dei modi a sequenze più intense, emozionanti e commoventi.
Purtroppo a metà strada perde un po’ i colpi, complice una sequenza di troppo che non verrà apprezzata da tutti. Sotto questo punto di vista si poteva fare qualcosina di più in fase di montaggio, tagliando determinate scene e sostituendole con maggiori approfondimenti su concetti lasciati in secondo piano.
Comunque vada, il terzo atto del film riesce a porre in secondo piano tutti i difetti: ci troviamo di fronte ad una lunga sequenza di combattimenti corpo a corpo, sequenze aeree, pianeti incantevoli e molto altro, che lo rendono memorabile e vi terranno incollati alle poltrone in un susseguirsi di emozioni che solamente questa saga sa regalare.
Quando Gli Ultimi Jedi tocca determinati argomenti, li tratta in maniera estremamente profonda e reale; alcune scene vi lasceranno con le lacrime gli occhi, questo è sicuro. E’ presente inoltre un umorismo quasi inaspettato, ma anche se è dosato con parsimonia e non eccessivo, in alcuni casi risulta invadente.
Da una parte questo ottavo capitolo onora il franchise per i valori di eroismo, lealtà e senso del sacrificio che hanno contribuito a rendere Star Wars unico; prevale inoltre un forte senso di speranza durante tutti gli eventi del film, anche quando tutto sembra ormai spacciato. La stessa speranza su cui si fonda la ribellione, da sempre un ideale che la saga ha a cuore.
Allo stesso tempo però, i tanti rischi che si è preso il film inevitabilmente vanno a toccare alcuni dei dogmi della saga, mettendo in discussione elementi definiti intoccabili e ponendo i protagonisti storici in situazioni inaspettate. Sicuramente questo porterà a numerose discussioni tra i fan più accaniti; è un cambio di rotta netto per il franchise. Rian Johnson ha mostrato tanto coraggio, che potrebbe essere ricompensato appieno dal capitolo conclusivo della trilogia in uscita nel 2019. Alcune domande trovano risposta, talvolta in maniera inaspettata, mentre altre vengono lasciate totalmente in secondo piano.
Abbiamo apprezzato moltissimo la gestione dei protagonisti e la loro caratterizzazione: da una parte l’ottimo ritorno di Luke e Leia (ottime interpretazioni di Mark Hamill e Carrie Fisher), che si troveranno anche in situazioni inaspettate, mentre dall’altra Rey e Kylo Ren in netta evoluzione dopo gli eventi de Il Risveglio della Forza.
Purtroppo Snoke non convince minimamente: nonostante sia minaccioso e potente nelle vie della forza, risulta troppo “pieno di se”. Discorso totalmente opposto per Kylo Ren, protagonista di un percorso di evoluzione veramente da lodare: definito da molti con il simpatico appellativo di “cosplayer di Darth Vader”, in questo film finalmente dimostrerà tutto il suo spessore. Il conflitto interno e le tante sfaccettature del suo complesso carattere sono rappresentate nel migliore dei modi da Adam Driver, che con un’ottima interpretazione farà cambiare opinione a molti fan. Inoltre impossibile non commuoversi dinanzi al ritorno Carrie Fisher per l’ultima volta nei panni di Leia.
Dal punto di vista prettamente visivo, il film è promosso a pieni voti: pianeti incantevoli e creature che sembrano uscire da ricordi d’infanzia non hanno niente da invidiare a quelle dei precedenti capitoli. Inoltre lo score di John Williams funziona, ed anche se non aggiunge particolari tracce, riunisce nel migliore dei modi alcuni brani de Il Risveglio della Forza (come il tema di Rey) con i grandi classici della saga accompagnando il film con tonalità epiche ed evocative.
Come abbiamo visto nel trailer, Luke esclama a Rey “questa storia non andrà come tu pensi”, citazione che possiamo fare nostra per descrivere quello che proverete durante film. Molti colpi di scena sono del tutto inaspettati, Johnson ha avuto il coraggio di trovare delle risposte per nulla scontate e spesso sorprendenti.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi riesce ad emozionare, commuovere, mettere i brividi ed allo stesso tempo strappare anche una risata. Si prende un mucchio di rischi, sorprende, gioca con la mitologia e sconfina in qualche forzatura di troppo, staccandosi definitivamente dal retaggio del passato per spingere la storia verso luoghi inesplorati, dando vita a nuove domande che troveranno risposta solamente nell’ultimo capitolo.
Proprio la scelta di essere così imprevedibile non piacerà a molti e siamo convinti che, mai più di prima, questo sarà un film che dividerà gli animi degli spettatori.
Stravolgimenti o non, fin quando questa saga sarà capace di regalare emozioni forti e di farci tornare bambini anche quando vediamo una spada laser giocattolo (parlano i lividi per esperienza personale) allora vale la pena di andare al cinema per godersi ogni film, senza dare particolare ascolto a tutto quello che ci circonda.
Comunque vada, che la Forza sia con voi.