Ecco la nostra recensione del primo numero di Spidey, nuova testata della Casa delle Idee che ha esordito il 12 maggio nelle fumetterie italiane e che ripropone in chiave moderna le vecchie avventure del nostro Uomo Ragno, che nel Nuovissimo Universo Marvel è oramai cresciuto e divenuto un imprenditore di successo.
Dunque questa testata è fuori continuity ufficiale, ma è perfetta sia per gli amanti di Spider-Man che si sentono nostalgici delle sue prime imprese liceali (e che magari non hanno digerito la pesante evoluzione del personaggio), sia per chi vuole imparare a conoscere il personaggio dalle origini.
Tuttavia, nonostante vengano narrate nuovamente le origini (non molto) Segrete (cit.), il grosso dell’avventura è incentrato sul suo universo, relegando poche pagine al come e perché è diventato il supereroe che tutti conosciamo.
Sono presenti tante minacce come la Coniglietta Pasquale, l’Uomo Sabbia o il Dottor Otto Ottavius; ma anche i suoi vecchi amici e tutti problemi liceali non mancano in quest’albo, come il bullismo da parte di Thompson, o la prima cotta per Gwen Stacy (presente anche lei in questo primo numero), ma che con la sua immancabile ironia e allegria riesce a superare le difficoltà e a farti ridere.
Insomma, in questo albo ritroviamo la vera essenza di Spidey, divertente, leggero, autoironico, chiacchierone in tutto e per tutto, narratore di se stesso e pieno di dialoghi che sanno strapparti ben più di una risata. Sia la presentazione dei personaggi da parte dell’autore Robbie Thompson, sia la centralità che gli è stata data raggiungono perfettamente l’obbiettivo di questo primo numero: dare un’assaggio al lettore di ciò che potrebbe perdersi se non continuasse a seguire la testata.
Una delle poche critiche che ci sentiamo in dovere di fare è sul ritmo, dato che l’alternanza tra vita da supereroe e vita da liceale risulta a tratti caotica.
Anche Nick Bradshaw e Jim Campbell hanno avuto modo di dare libero sfogo alla loro creatività e bravura, il primo con i disegni ed il secondo con i colori, esaltando la storyline e rendendo scorrevole e veloce la lettura. Abbiamo apprezzato molto le varie tavole, in quanto la loro semplicità riesce a definire perfettamente espressioni e movimenti senza distrarre dall’arco narrativo.
In conclusione, il primo numero di Spidey ci ha lasciato pienamente soddisfatti, anche grazie ai tantissimi riferimenti verso le sue prime avventure editoriali, che forse sono le migliori in senso assoluto. Un albo evocativo, che ripropone la formula del supereroi con superproblemi che tanto piace in casa Marvel, con il suo esponente massimo: Spider-Man.