Agents of S.H.I.E.L.D. ha fatto il suo ritorno su ABC per una quarta stagione introducendo un nuovo personaggio nell’universo cinematografico Marvel: Ghost Rider. Da lui prende il nome questo primo episodio, intitolato The Ghost, di cui vi proponiamo la nostra recensione senza spoiler.
Le premesse che ci hanno accompagnato per questi lunghi mesi d’attesa sono state mantenute, Agents of S.H.I.E.L.D. sembra avvicinarsi sempre di più a toni dark e grintosi, similmente a quanto visto nelle produzioni Netflix. Anche grazie al nuovo slot orario la serie può permettersi di mostrare scene più violente e sanguinolente, sfruttando al meglio l’introduzione di un personaggio come Ghost Rider, che contribuisce a creare questo clima di tensione. Il primo episodio si concentra sul mostrare il nuovo status quo dei molti personaggi, oltre ad introdurre un elemento mistico e misterioso che accompagnerà i fan per tutta la stagione – e non solo, dato che questi temi verranno poi approfonditi in Doctor Strange.
Ma non temete, come ormai ci ha abituati la Marvel, troveremo spazio anche per scene più leggere e simpatiche, soprattutto quando ci si concentra sul team principale e sulle loro interazioni.
Mesi dopo l’abbandono di Daisy allo S.H.I.E.L.D. e le sue fughe da Coulson e Mack (eventi anticipati nel finale della terza stagione), la squadra si ritrova con un nuovo status quo ed un nuovo direttore, che con l’Hydra sconfitto e gli accordi di Sokovia in vigore è intenzionato a far riemergere lo SHIELD dall’ombra. Interessante notare come si inizino a delineare le conseguenze di Captain America: Civil War e degli accordi di Sokovia; pur non mostrando personaggi dei film (magari in futuro), Agents of S.H.I.E.L.D. rimane una serie parecchio collegata con gli avvenimenti dell’MCU.
Dopo due film deludenti, quello di introdurre Ghost Rider nell’universo cinematografico Marvel è stato considerato da molti come un rischio…ma fortunatamente la Casa delle Idee ci ha abituati a questo genere di scommesse grazie all’ottimo lavoro fatto con Daredevil e con Spider-Man, ed anche in questo caso hanno fatto centro scrollandosi di dosso il peso del PG-13 dei film e realizzando una versione più misteriosa e violenta.
Se Nicolas Cage ha interpretato il più celebre Johnny Blaze nei due film, in questo caso si è deciso di optare per una versione meno conosciuta come quella di Robbie Reyes, ma più in linea con le tematiche della serie incentrate sull’appartenenza ad una famiglia. Ghost Rider è un personaggio di poche parole tanti fatti, e Gabriel Luna sembra essere l’interprete perfetto per questa incarnazione.
In molti temevano per la realizzazione visiva del personaggio, dato che le serie TV hanno un budget inferiore rispetto alle produzioni cinematografiche. Fortunatamente gli effetti visivi sul personaggio sono da lodare, specialmente per una serie TV. Il suo look è un misto tra la versione cinematografica e quella cartacea, anche se nettamente differente rispetto alla prima versione rilasciata durante il Comic Con. Per le sequenze che non lo coinvolgono la CGI rimane quasi invariata, ma a nostro avviso con il Rider hanno fatto il massimo.
Per quanto riguarda invece Daisy, proprio come accennato ripetutamente dall’attrice sembra che stia cercando di tenersi lontana dalle persone che ama per paura di ferirli, diventando cosi una “fuggitiva” sotto il nome di Quake. Un personaggio la cui storyline si fa sempre più interessante ed introversa, interpretata -come sempre- alla grande da Chloe Bennet, a suo agio in questo diverso ruolo.
Questo primo episodio è servito soprattuto a stabilire il nuovo status quo ed il nuovo ruolo dei personaggi e ad introdurre questo nuovo Ghost Rider al pubblico, definendo le numerose sottotrame che ruoteranno intorno a questa stagione, che vanno dall’occulto alla super-tecnologia. Finalmente Agents of SHIELD ha introdotto un personaggio celebre, facendolo nel migliore dei modi con un primo episodio ricco di tensione e violenza che lascia presagire un futuro più dark per la serie, notevolmente cambiata rispetto al passato.