Ecco la nostra recensione sulla prima serie di Jessica Jones, prodotta e distribuita da Netflix a partire dal 20 novembre. Non era per nulla facile ripetersi dopo l’eccellente lavoro svolto con Daredevil, dato che la pressione era davvero tanta e di sicuro la scarsa notorietà del personaggio non aiutava, ma Netflix e la showrunner Melissa Rosenberg hanno saputo realizzare una serie fantastica, riconfermando la serie quasi allo stesso livello di quella sul Diavolo di Hell’s Kitchen.
Questa prima stagione, che attinge appieno da quel capolavoro di Brian Michael Bendis e Michael Gaydos che è Jessica Jones: Alias, è stata davvero sublime, un vero e proprio thriller pieno di momenti di suspance e adrenalina, molto sanguinolento e crudo. Le avventure di Jessica sono infatti incentrate sul ritorno di Kilgrave e sull’effetto negativo che ha (e che ha avuto) nella sua vita.
La serie è davvero matura e tratta temi provocatori, esplorando un lato dell’MCU mai visto, già introdotto da Daredevil. Questi temi, come per esempio le ripetute scene di sesso stupri e aborti, oppure la presenza eccessiva di sangue, esprimono in pieno il rapporto tra serie TV e fumetto: Alias infatti, la storyline di Bendis da cui è tratta questa serie non a caso fa parte della linea MAX della Marvel, la più violenta e cruda, dato che tratta temi delicati come gli stupri e la violenza psicologica. Tutti fattori che hanno segnato la storia della protagonista in maniera indelebile.
Si capisce inoltre che la serie è piena di easter egg già dalla scena d’apertura, dove Jessica scaglia un cliente insoddisfatto (o meglio, frustrato) sulla porta della sua agenzia, proprio come visto sulle prime pagine di Alias di Bendis. Un altro esempio è quello del costume di Jewel, primo alter ego supereroistico di Jessica nei fumetti, qui quasi denigrato e preso in giro dalla protagonista. Troviamo poi numerosi collegamenti con il resto dell’Universo Cinematografico Marvel, ancor di più di quelli visti in Daredevil. Oltre alla più volte citata battaglia di New York, ci sono tanti collegamenti alle avventure dei nostri Vendicatori sul grande schermo, come per esempio un bambino che corre in un parco vestito da Captain America, oppure Luke Cage che nomina un certo “tizio verde”. Inoltre, abbiamo notato come si stia sviluppando piano piano un concetto di odio verso i “dotati” da parte di alcuni cittadini in questo universo.
Ma anche qui non poteva mancare il cameo (seppur nascosto) di Stan Lee, dove, come per Daredevil, viene mostrato sotto forma di poliziotto ritratto in un quadro, nella centrale di polizia.
Il parallelismo con l’altra opera di Netflix, Daredevil c’è, e si vede. Jessica infatti, proprio come Matt Murdock, è una dannata. I temi trattati dalle due serie sono simili, molto crudi, violenti e diversi dai ciò che abbiamo imparato a conoscere con l’Universo Cinematografico Marvel.
Ma se Matt è un eroe, Jessica è una sopravvissuta. La protagonista non vuole salvare il mondo, il tempo del supereroe è finito (o meglio, non è mai iniziato), ma vuole soltanto pagarsi da bere. Soffre infatti di sindrome post traumatica da stress, rifugiandosi nel lavoro di investigatore privato nella sua Alias Investigation e nell’alcol, con il quale cerca di fuggire da un passato traumatizzante. La sua è una storia intima, personale, incentrata sui fantasmi del passato e sulla voglia prima di fuggirne, e successivamente di vendicarsi.
Netflix è riuscita a rendere Jessica reale quanto fragile, e Kristen Ritter la incarna splendidamente, esaltandola in tutte le sue sfaccettature in maniera incredibilmente reale, risultando stronza (tanto), cinica (tantissimo), schietta ma in gamba e decisa.
I demoni del passato di Jessica possono riassumersi sotto un unico nome: Kilgrave, interpretato in maniera perfetta da David Tennant. Inquietante e nell’ombra per i primi episodi, va poi ad ottenere uno spessore notevole nella seconda parte di stagione, dove spicca la maestria di Tennant nel riuscire ad esprimere al meglio il villain da lui interpretato. Le sue sfuriate, insieme alla totale assenza di morale e di scrupolo, alla bravura di Tennant ed alla sua ossessione per Jessica, lo hanno reso davvero temibile, riuscendo a comunicare visivamente la paura che un personaggio del genere può instaurare nelle persone.
Kilgrave non è un semplice psicopatico che gode nel far male alle persone, ma è ben più complesso: avendo vissuto la sua infanzia in determinate condizioni (che scoprirete vedendo la serie), non ha freni morali di alcun tipo e sa che, grazie al suo potere, se desidera un qualcosa può ottenerlo. Ed il suo desiderio è Jessica, in quella che è una vera e propria ossessione, che lo rende ben più di uno stalker.
Dobbiamo ammetterlo, in alcuni episodi ci siamo ritrovati persino a fare il tifo per Kilgrave…questo significa che il personaggio è veramente di spessore, un altro villain favoloso dopo il Kingpin di Daredevil.
Parliamo ora degli altri personaggi della serie, che fanno da contorno alle avventure di Jessica. Troviamo innanzitutto Luke Cage, personaggio interpretato da Mike Colter in maniera sublime, che trova ampio spazio nel telefilm (e per il quale Netflix sta lavorando ad una serie per il prossimo anno). Tanto spazio anche per Trish Walker, forse l’unica vera amica di Jessica, nonché futura Hellcat, interpretata da Rachel Taylor. Ci sono poi tanti altri personaggi secondari ben sviluppati, come l’agente Simpson (qualcuno di familiare nell’universo fumettistico), l’insopportabile vicina di casa di Jessica, il tossico Malcolm e soprattutto Hope, personaggio davvero drammatico.
In linea di massima questi comprimari sono tutti ben sviluppati e convincenti, anche se abbiamo trovato quelli di Daredevil leggermente superiori, vedi Foggy, Karen Page, Wesley e persino la povera signora Cardenas….per non parlare di Stick.
In conclusione possiamo affermare che Jessica Jones è un’altra eccellente prova dei Marvel Studios e di Netflix. Un ottimo cast, con Krysten Ritter che esalta il personaggio in tutte le sue sfaccettature, e con David Tennant che è riuscito a portare Kilgrave sull’Olimpo dei villain Marvel visti finora.
Il nostro consiglio è quello di abbonarvi a Netflix per vedere questa serie, di cui sono già disponibili tutti e 13 gli episodi….e se non lo avete già fatto, vi consigliamo di vedervi anche Daredevil, che non ci pentiamo di definire la miglior serie su un supereroe mai prodotta.