Ecco la nostra recensione su Invincibile Iron Man #1, che ha esordito in Italia il 12 maggio come parte del rilancio All-New, All-Different Marvel.
Considerando il ruolo sempre più da protagonista di Tony Stark nel nuovo universo Marvel, questa è sicuramente una delle serie più attese da parte dei fan (e da parte nostra); ma avrà rispettato le aspettative?
Le premesse sicuramente sono delle migliori: riportare la tecnologia, le armature e le intelligenze artificiali al centro di una storia matura ed eroica, scritta dalle sapienti mani di Brian Michael Bendis.
Bendis, sulla falsa riga della versione cinematografica di Robert Downey Jr., mette in campo un Tony Stark che ormai si è lasciato alle spalle la parentesi Superior Iron Man, e sulla strada verso la redenzione è tornato agli standard del genio-miliardario-playboy che tutti adorano. Ma è già dalle prime sequenze della storia che si capisce l’ottimo percorso intrapreso dallo scrittore, fatto di azione, drama e tanta, tanta tecnologia.
Tony, assieme alla sua intelligenza artificiale Friday (la stessa di Avengers: Age of Ultron) in versione olografica, è riuscito a realizzare quella che sembra essere l’armatura definitiva: questo nuovo modello dal bellissimo design riesce a replicare le funzionalità e l’aspetto di tutte le altre armature, adattandosi così ad ogni tipo di situazione possibile e rispondendo direttamente alle sinapsi del suo cervello. Ma non è tutto, dato che ha parecchie funzioni interessanti, che vengono solamente accennate nel corso della storia e che presumibilmente saranno esplorate in futuro. Ma nel frattempo una vecchia conoscenza di Tony (e non solo) sta seminando distruzione mentre è alla ricerca di misteriosi oggetti, ed il protagonista sarà costretto ad inaugurare la sua nuova armatura per darle la caccia.
Invincibile Iron Man è ben scritta, la lettura scorre in maniera fluida e bilancia bene le fasi d’azione con quelle più discorsive, con lunghi dialoghi che non risultano mai pesanti e che vengono “spezzati” dall’ego e dalla simpatia di Stark.
Ma ciò che si fa apprezzare maggiormente sono i disegni di David Marquez che, insieme al colorista Justin Ponsor, ha realizzato delle tavole meravigliose e dettagliate: a partire dai panorami urbani fino ad un giardino Giapponese, passando per la resa grafica della nuova armatura, queste tavole sapranno sicuramente sorprendervi. Se inizialmente nutrivate dubbi circa l’ingaggio di Marquez per illustrare Civil War II, dopo aver letto questa storia vi ricrederete.
In conclusione, Bendis e Marquez hanno gettato le basi per il rilancio di Iron Man nel migliore dei modi, con un solido primo numero con protagonista un personaggio che, nonostante alcune somiglianze con la controparte cinematografica, saprà conquistare i lettori grazie ad un ritorno alla dimensione eroica accompagnato da azione e tecnologia.