Ad inizio anno, avevamo annunciato l’arrivo in Italia di Errore Inumano (se vi siete persi la presentazione cliccate qui), e noi ci siamo precipitati in fumetteria per acquistarlo e recensirlo, così da poter esprimere un nostro parere in merito a questo speciale.
L’albo è una storia unica divisa in tre parti, che narra le avventure di alcuni personaggi Marvel molto noti, avvenute nella Grande Mela dopo l’avvistamento di una misteriosa città fluttuante. Un fatto che coinvolgerà non solo il nuovo gruppo di Inumani (che abbiamo potuto conoscere grazie alle uscite di Inumano di Joe Madureira, Charles Soule e Ryan Stegman, se vi siete persi la recensione cliccate qui) e la loro regina Medusa, ma anche il nuovissimo Captain America, Sam Wilson ed il nostro affezionato Spider-Man, che alla fine dei
conti è il vero protagonista di questa bellissima storia che abbiamo trovato davvero entusiasmante.
Ma torniamo alla trama, che è ambientata prima degli eventi di Secret Wars.
Come abbiamo detto, ci troviamo a New York e Spider-Man ha da poco ripreso possesso del suo corpo e non solo, dato che fa anche parte dei Vendicatori. Durante la sua solita ronda mattutina avvista una città sospesa sopra la Grande Mela, un fatto che lo incuriosisce e lo porterà ad indagare. Una volta avvicinatosi alla città volante verrà attaccato da dei mostri volatili, che lo metteranno in seria difficoltà e sarà salvato da Medusa, la regina degli Inumani, che verrà poi a sua volta aiutata dall’Uomo Ragno per risolvere questa misteriosa faccenda.
Questa storia è stata scritta dalla nuova leva Jeff Loveness che è riuscito a delineare perfettamente gli Inumani, il nuovo Captain America e soprattutto Spider-Man, realizzando una storia con una trama godibile, che riesce a divertire dall’inizio alla fine.
Tuttavia troviamo un piccolissimo errore da parte dello sceneggiatore, Loveness è infatti stato molto attento a ricordare nell’ albo l’incontro avvenuto tra l’Uomo Ragno e Medusa durante gli eventi Axis, riportandolo come primo incontro fra questi due celebri personaggi, dimenticando però che i due si erano già incontrati in un classico di Stan Lee e John Romita Sr.
Eccetto per questa piccola svista da parte di Jeff, che alla fine è puramente tecnica e non incide assolutamente nella qualità di questa storia, possiamo dire tranquillamente che è un concentrato di comicità, sopratutto grazie alla presenza di Spidey e alla sua capacità di sdrammatizzare ogni situazione, una caratteristica che molto spesso infastidisce tantissimi personaggi marvelliani (e a volte anche i fan della Casa delle Idee), ma che ha reso unico e speciale questo personaggio.
Inoltre, quando abbiamo scritto che Loveness è riuscito a delineare benissimo Spider-Man intendevamo che, oltre ad aver messo in risalto il suo lato comico, è riuscito anche a tirare fuori il suo vero spirito. In alcuni punti della storia riesce persino a commuovere, ricordando ai lettori che la sua esistenza non è stata rose e fiori; ma nonostante ciò cerca di deridere e sdrammatizzare momenti della sua vita, che apparentemente sembrerebbero irrimediabili, mostrando il suo modo di fare che si dimostra tutt’altro che un atteggiamento superficiale, ma è dato dalla voglia di prendere la vita sempre dal verso giusto.
Oltre a Spider-Man, ci ha fatto molto piacere rivedere spolverato un personaggio che appartiene “all’antologia” marvelliana, cioè Corvo Rosso, in una versione più invecchiata, matura e iraconda. Il personaggio esordì nel 1940 su Red Raven #1 (se avete questo albo tenetevelo stretto, essendo molto raro oggi vale circa 500.000 dollari), per poi essere rispolverato trent’anni dopo da Friedrich Gary e Roy Thomas.
Ad accompagnare Loveness in questa “avventura”, ai disegni hanno lavorato diversi artisti, ognuno dei quali ha curato una diversa parte della storia, al contrario dei colori, di cui si è occupato esclusivamente Nolan Woodard:
- Parte I- Luca Pizzari
- Parte II- Ryan Lee
- Parte III-Alec Morgan
Possiamo tranquillamente dire che tutti e tre gli artisti hanno saputo rendere perfettamente la storia, ognuno con un suo stile caratteristico ha saputo accompagnare perfettamente la trama e i dialoghi del fumetto.
Iniziamo con il dirvi che ci ha colpito in particolar modo Luca Pizzari, fumettista romano che ha lavorato anche per Black Knight. Abbiamo apprezzato le tavole poichè oltre ad aver reso benissimo il senso di movimento, le sequenze delle vignette sono scorrevoli e ha reso molto espressivi anche i personaggi, in particolar modo ci è piaciuto tantissimo come ha reso l’essenza di Medusa. Per quanto riguarda Alec Morgan e Ryan Lee, del primo abbiamo apprezzato la precisione ed i dettagli dei disegni, del secondo invece lo spessore ed il fascino, anche se meno precisi tecnicamente.
Parlando dei colori e dei toni dell’albo, che come abbiamo già detto sono stati curati da Nolan Woodard, ha utilizzato colori accesi per quanto riguarda i personaggi protagonisti delle tavole e per gli sfondi toni molto tenui e velati (piacevolmente omogenei tra di loro). Unica scelta stilistica di Woodard che non abbiamo ben capito, è il fatto che l’artista ha mantenuto i colori classici del costume di Medusa per le tavole di Pizzarri e Morgan, ed invece li ha cambiati per quelle di Lee, dando quindi una certa discontinuità.
In conclusione, possiamo dire che questo numero è uno speciale imperdibile sia per chi ha seguito la testata Inumano, sia per chi è un fan di Spider-Man. Ci è piaciuto molto dall’inizio alla fine, una lettura molto scorrevole e divertente, accompagnata da disegni che rendono il contenuto della storia piacevole anche per gli occhi.