Ecco finalmente la recensione del numero uscito questa settimana della collana Avengers: Serie Oro, della Gazzetta dello Sport e di Tutto Sport, interamente incentrato su un’ unica storia (a differenza degli ultimi numeri usciti).
Finalmente una sorpresa gradevole in questo numero, che non include solamente i potenti Vedicatori, ma anche gli irriducibili X-Men, meraviglia delle meraviglie per tutti coloro che hanno un debole per i crossover. Entrambe le fazioni sono legate da un unico nodo, che sarà motivo del coinvolgimento di entrambi i gruppi, ovvero la piccola Luna Maximoff, figlia di Pietro Maximoff alias Quicksilver e dell’ inumana Crystal.
A Genosha è rivoluzione, i mutanti attaccano gli umani -una vera e propria lotta razzista che non si vedeva dai tempi di Hitler- e troviamo da una parte i Vendicatori, che non possono stare con le mani in mano, nonostante la politica e l’ ONU gli impediscano di poter intervenire; e dall’ altra Charles Xavier, capo degli X-Men, che viene contattato dal governo per poter mettere pace a questa guerra che sta logorando un paese che un tempo era il fior fiore dell’ economia. Tra complotti e scoperte agghiaccianti, questi due gruppi si riuniranno contro un unico nemico, che trama all’ oscuro di tutti e si rivelerà più potente del previsto, mettendo così a dura prova i nostri eroi.
Fantastica, la storyline, che si è rivelata scorrevole e leggera trasmettendo parecchie emozioni come tensione, solidarietà, disapprovazione ed a tratti preoccupazione. Possiamo dire limpidamente che ci è piaciuta ogni sfumatura, senza contare la centralità che è stata data ai giusti personaggi, regalando un equilibrio tra eroe e villain quasi verosimile, dando vita a dei conflitti duraturi, senza mai renderli ripetitivi o noiosi, ma anzi, catturando sempre di più l’ attenzione. I personaggi, come prima anticipato, sono scelti in maniera oculata, la bellezza è stata soprattutto nell’ averne scoperto nuovi lati, anche se comunque poco approfonditi dal punto di vista psicologico individuale (fatta eccezione per alcuni elementi), nonostante ciò si riesce ad individuarne il carattere, anche se la cosa che risalta di più sono le dinamiche che scorrono all’interno di ogni gruppo. L’ azione è molta, non mancano le battaglie, ne le battute (anche se queste presenti solo in piccola parte), e i disegni riescono a coinvolgere e a rendere benissimo tutto l’ intero arco narrativo, una perfetta simbiosi tra scrittore e disegnatore, nonostante il fatto che i disegni siano ancora della vecchia scuola.
Il numero è consigliato, non solo per godersi uno dei più bei crossover tra questi due fantastici gruppi, ma anche per poter capire meglio in che rapporti siano queste fazioni ed anche parte di storia di quelli che sono i nuovi personaggi di oggi, senza contare che il numero tocca in maniera camuffata molti argomenti delicati, come quello raziale; sicuramente da questo numero non rimarrete delusi.